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Obbligo vaccinale (per gli over 50 e per le categorie dei lavoratori per cui è previsto) e Green passvanno mantenuti. Lo ha detto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (CTS), Franco Locatelli in due interviste rilasciate al Corriere della Sera e a La Repubblica in cui spiega che "la premialità associata al Green pass deve restare". "Ha senso confermarla anche oltre l'estate. Vaccinarsi è un segno di elevato sviluppo e di civiltà di un Paese" ha precisato.

VA GESTITA FASE RIAPERTURA
"Il Covid - ha spiegato Locatelli - dà segnali di arretramento ma nulla va sottovalutato: "si sta aprendo una fase nuova per il Paese. Tutti gli indicatori, fino al numero di posti occupati nelle strutture ospedaliere o nelle terapie intensive, mostrano chiaramente che stiamo uscendo dalla fase più critica e ora va gestita tutta la fase di riapertura".

NON CONFONDERE ASINTOMATICI CON NON CONTAGIOSITA'
"La progressività con adeguata pianificazione che ha improntato anche recentemente le scelte del governo - ha sottolineato il coordinatore del Cts - offre le migliori garanzie". Quanto all'ipotesi di ridurre l'isolamento per i positivi asintamatici: "Non confondiamo l'assenza di sintomi con la non contagiosità", vi sono evidenze che "al quinto giorno dall'infezione una percentuale tutt'altro che trascurabile abbia ancora una carica virale rilevante" ha spiegato.

NO VAX PERICOLO PER LORO STESSI
I no vax sono un pericolo "soprattutto per loro stessi" ha quindi aggiunto Locatelli, secondo cui "esporsi al rischio di essere contagiati significa non avere a cuore la propria salute. E smontiamo la credenza che la variante Omicron sia un banale raffreddore. Si connota per minore pericolosità rispetto alla Delta, ma non per assenza di potere patogeno".

NEGLI OSPEDALI MOLTI NON VACCINATI
Le "rianimazioni italiane, come dimostra l'analisi dell'Istituto superiore di sanità, accolgono malati, in larghissima prevalenza non vaccinati, infettati da Omicron in una percentuale tutt'altro che trascurabile" ha rimarcato ancora il coordinatore del Cts.

VACCINI AI PIU' PICCOLI SONO SICURI
Infine, per quanto concerne la vaccinazione ai più piccoli, Locatelli ha lanciato un appello ai genitori che ancora esitano: "I vaccini tra 5 e 11 anni hanno confermato anche da noi il loro profilo di sicurezza", allora "perché non proteggere il proprio bambino anche da un rischio basso di malattia grave o persistente nel tempo?".