Via libera dal Consiglio dei ministri al nuovo decreto contro caro-bollette e Superbonus. Si tratta di un pacchetto di interventi di circa 7,5 miliardi la maggior parte dei quali (poco meno di 6 miliardi) saranno destinati a “limitare” gli effetti dei rincari del prezzo di luce e gas su famiglie ed imprese. “Mettiamo in campo quasi 8 miliardi e lo facciamo senza ricorrere a scostamenti bilancio” ha detto il premier Mario Draghi intervenendo conferenza stampa. Il governo, ha continuato l’ex “numero uno” della Bce “vuole intervenire fin d’ora per evitare che il rincaro dell'energia si traduca in un minor potere di acquisto delle famiglie e in una minore competitività delle imprese". E ancora, sempre in materia di energia: "ampliamo le misure sulle bollette” ma “interveniamo anche in maniera strutturale per aumentare la produzione di gas, che può essere venduto a prezzi più bassi, e per e semplificare e velocizzare l'installazione di impianti di energia rinnovabile" ha precisato l’inquilino di Palazzo Chigi. Quindi, parlando dell’esecutivo, a proposito delle “fibrillazioni” che lo hanno attraversato nei giorni scorsi, il presidente del Consiglio ha scherzato con i giornalisti dicendo, rivolto a loro: "avete visto che bravi ministri che ho... è un bellissimo governo". "Ieri (giovedì, ndr) – ha aggiunto - ho semplicemente ricordato quello che è il mandato del governo, creato dal presidente della Repubblica, per affrontare certe emergenze e conseguire certi risultati". "Ora teniamo dritta la barra del timone: se c’è bisogno, massima disponibilità al dialogo, ma sono sicuro che riusciremo conseguire questi risultati", ha concluso Draghi. In conferenza stampa, con lui, c’erano anche i ministri Daniele Franco (Economia), Roberto Cingolani (Transizione ecologica) e Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico). Il nuovo decreto “ha l'obiettivo di sostenere l'economia in questa fase difficile ha detto Franco. Il governo “interverrà sulla produzione nazionale di gas "per arrivare a circa cinque miliardi di metri cubi" di produzione nazionale dagli attuali tre, due miliardi, su un totale di consumi nazionali di circa 70 miliardi" ha aggiunto Cingolani. Il fondo di sostegno al settore automobilistico prevede circa un miliardo di euro l'anno su un periodo di otto anni "per accompagnare il processo di transizione" ha concluso Giorgetti.