Giuseppe Conte (foto Depositphotos)

Il Tribunale di Napoli ha rigettato, a quanto si apprende, l'istanza avanzata da M5s per la revoca dell'ordinanza di sospensione dello Statuto e della nomina del presidente 5s. Il giudice Francesco Paolo Feo nel rigettare l'istanza ha fissato per il 5 aprile l'udienza nel merito.    Per i giudici civili napoletani, "non sussistono i presupposti per la chiesta revoca" anche perché "nell'avviso di convocazione dell'assemblea del 17 Luglio 2021..." , "...erano stati ammessi al voto solo gli iscritti da oltre sei mesi; inoltre, nel verbale di udienza del 2 Febbraio 2022 (innanzi al Collegio, in sede di reclamo), i ricorrenti contestavano ancora che l'avviso di convocazione dell'assemblea faceva riferimento ad un regolamento che doveva esser ritenuto inesistente".

"L'istanza in esame - continuano i giudici - si fonda sulla produzione del documento qualificato 'regolamento', datato 8 Novembre 2018, dunque già da tempo esistente al momento dell'adozione delle delibere impugnate e che avrebbe legittimato l'esclusione dal voto degli iscritti da meno di sei mesi (sicché sarebbe superata, secondo l'istante, la motivazione sulla base della quale il Tribunale è giunto alla pronuncia di sospensione); tale documento, stante quanto prospettato nell'istanza di revoca, non sarebbe stato prodotto prima in giudizio perché, di esso, l'istante Associazione sarebbe venuta a conoscenza solo dopo la pronuncia dell'ordinanza di sospensione".

"Per i giudici quindi è illegittima l'elezione di Giuseppe Conte alla presidenza del Movimento 5 Stelle": così Lorenzo Borrè, legale dei tre iscritti al M5s, che presentarono il ricorso contro l'elezione di Conte e contro lo Statuto che lo portò all'elezione nell'agosto del 2021, commenta la decisione del Tribunale Civile di Napoli (settima sezione) che ha rigettato l'istanza presentata dai legali di Giuseppe Conte contro la decisione adottata dalla settima sezione civile dello stesso Tribunale con la quale era stata sospesa la sua elezione alla carica di presidente del Movimento.

Il legale che ha presentato ricorso sullo statuto Lorenzo Borrè, in una lettera pubblica inviata al presidente del Movimento chiede in quanto iscritto di "differire a nuova data l'assemblea" del Movimento 5 stelle convocata per il prossimo 10 e 11 marzo.