Il presidente dell'Ucraina, Zelensky (foto depositphotos)

Vlodomir Zelensky non molla. Ed anzi, dopo aver lanciato un nuovo appello alla Cina chiedendo l'impegno di Pechino per la risoluzione del conflitto in Ucraina, si è rivolto anche ai paesi del blocco Ue invitandoli a fermare ogni scambio commerciale con la Russia.

Da Mosca, tuttavia, il vicepremier lo ha “freddato”: "Per il momento è impossibile che l'Europa faccia a meno del nostro gas”, e poi “con l'embargo il petrolio potrebbe schizzare a 300 dollari". Va detto che, allo stato, l’Europa non sembra proprio compatta lungo la strada delle sanzioni.

Per ironia della sorte, infatti, proprio nel giorno in cui è stata varata la strategia di difesa comune e a Bruxelles i ministri degli Esteri discutevano del quinto pacchetto di misure economiche, l’Ungheria si è dissociata: "Non sosterremo misure che mettono a repentaglio la sicurezza energetica" ha sentenziato il ministro Peter Szijjarto. Intanto a Bruxelles ci si prepara per la sicurezza alimentare oltre che per quella energetica.