L'Italia sta lavorando "per la cessazione delle ostilità", ma lo sforzo diplomatico "potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca". Così, ieri mattina, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo in programma oggi. Secondo l’ex “numero uno” della Bce, è dunque "fondamentale che l'Ue sia compatta nel mantenere spazi di dialogo con Pechino" affinché la Cina "si astenga da un supporto a Mosca e sostenga lo sforzo di pace".

Sul caro energia, il premier italiano ha rimarcato come Bruxelles "si confronterà sull'aumento dei prezzi, ancora molto alti, più di cinque volte rispetto a un anno fa". C'è la necessità di altri interventi e di una "risposta europea, serve una gestione comune del mercato dell'energia" ha sottolineato. "Non dobbiamo alimentare uno scontro tra Occidente e Russia". Non è uno "scontro di civiltà", ci sono "cittadini russi che protestano" contro la guerra e a loro va "la mia solidarietà", ha quindi aggiunto il capo dell’esecutivo.

Il prossimo "consiglio Ue si aprirà con l'incontro con il presidente Usa Biden", ha proseguito Draghi spiegando che anche nelle sedi dei "vertici Nato e G7 la comunità euroatlantica intende ribadire unità e determinazione nel sostegno all'Ucraina e in un impegno comune per la pace, la sicurezza e la democrazia". "La guerra in Ucraina ha messo in evidenza l'importanza di rafforzare la politica di sicurezza e difesa dell'Ue", ha rimarcato il premier.

"Nel percorso verso una difesa comune, è essenziale sviluppare capacità adeguate, per essere un fornitore di sicurezza credibile" ha detto ancora Draghi ricordando come ciò “può avvenire solo se rafforziamo la nostra industria della difesa e la rendiamo più competitiva e meglio integrata a livello europeo. Abbiamo tutti da guadagnare da un miglior coordinamento anche nell'ambito della difesa".

Infine “il percorso di adesione dell'Ucraina all'Ue richiede tempi lunghi, necessari a permettere un'integrazione reale e funzionante, l'Italia è a fianco dell'Ucraina in questo processo, l'Ue ha già attivato la procedura ma ora è importante mandare a Kiev ulteriori segnali di incoraggiamento" ha concluso.