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di Alessandro Camilli 

Sondaggiatori dell'ovvio scoprono e riferiscono che gli italiani hanno una gran paura che si usino armi atomiche (ma no?), che sempre gli italiani sono disposti a rinunciare al carbone russo (infatti nessuno saprebbe dire che ci si fa) e che sono divisi e ripartiti diciamo in tre gruppi. Quelli che stanno con l'Occidente che invia armi e aiuti e in questo individuano la doverosa difesa di libertà e democrazia, quelli che sono invece contro l'invio di armi all'Ucraina sia per non diventare belligeranti e quindi essere coinvolti, sia per avversione ideologica-culturale alle armi (infatti disapprovano anche l'idea di aumentare le spese militari per la Difesa), quelli che con molto candore e tanta sincerità (ormai non succede quasi mai) non si pronunciano. Le proporzioni? Più o meno 4 su 10 pro Occidente, altrettanti per restarne fuori anche costasse la pelle e la nazione agli ucraini, 2 su 10 infine che confessano di non sapere o di non voler dire cosa hanno in testa o nell'anima.

In Parlamento e nei partiti gli scansa guerra sono di più - L'Italia è un paese che ha impegni e garanzie internazionali in una alleanza militare, la Nato. Il governo in carica, Draghi e i suoi ministri e il Capo dello Stato hanno senza se e senza ma schierato l'Italia con la Nato, la Ue, l'Occidente. La scelta dell'Occidente è stata ed è quella di aiutare militarmente, pur senza inviare truppe, gli ucraini. Aiutarli a resistere con le armi perché solo una resistenza ucraina garantisce vi possa essere un giorno trattativa e fine delle ostilità.

Senza la resistenza vi sarebbe solo annessione - E annessione riuscita dell'Ucraina da parte russa è minaccia, anzi promessa che dopo l'Ucraina toccherà ad altri in Europa. L'Occidente e l'Italia con i paesi europei e del Nord America ritengono gli ucraini combattano dalla parte della ragione e difendano libertà e sicurezza anche nostre, dell'Occidente appunto. Istinto e ragioni di sopravvivenza alla base di questa scelta di stare, anche inviando armi, dalla parte degli ucraini. Ma nel Parlamento italiano e nei partiti politici italiani gli scansa guerra ad ogni costo e prezzo sono perfino di più di quei quattro su dieci che si contano nella risposte ai sondaggi.

Lega, M5S, Leu, Anpi, Cgil, un po' di Pd... - La Lega di Matteo Salvini, difficile dire fino a che punto consapevole della valenza di certi atti, si è pubblicamente dissociata dalla decisione del governo di espellere spie russe. Decisione assunta in sede europea, contemporanea ad analoga misura in Danimarca, Francia, Germania...Difficile dire se nella Lega hanno valutato la portata del loro no all'espulsione delle spie russe, di fatto un sottrarsi allo schieramento e alla battaglia economico-diplomatica e anche strategica occidentali. Matteo Salvini mai pronuncia il nome Putin, lo slogan è pensare alle bollette, non alle armi. La gigantesca omissione-negazione riguarda il fatto che le bollette sono dove sono perché la Russia di Putin ha invaso in armi. Consolidato è da settimane il profilo e il comportamento della Lega: con la Nato e con l'Occidente in Consiglio dei ministri, neutralista nei comizi e sui social e in tv.

Conte finalmente leader di M5S disarmista - Disarmisti di ogni famiglia uniamoci...Giuseppe Conte ha preso la testa di questo umore e ha preso lui stesso identità: promuove e mobilita il no alla spesa militare (quando c'è la guerra), anche lui non nomina il nome Putin invano. Da questa posizione coglie anche il gradito vantaggio di andar, in favor di popolo grillino, contro Draghi e Di Maio. Uomo dai lunghi rancori Conte, ma non verso Salvini, non stavolta, non sul terreno del disarmismo.

Rosy Bindi e la terza via tra armarsi e soccombere - Nulla potrà mai eguagliare per manifesta oscenità la formula variamente coniugata in Italia dello "arrendetevi ucraini per il vostro bene". Degrado etico e incontinenza scostumata ne sono i genitori. Rosy Bindi non dice agli ucraini di arrendersi per il loro bene. Dice invece qualcosa di tanto astratto da essere assai concreto neutralismo. Bindi invoca e cerca una terza via tra armarsi e soccombere. Quale, di grazia? Bindi non dice. Nell'attesa la terza via si manifesti...gli ucraini che devono fare secondo Bindi? Magari un convegno, un tavolo di riflessione? Oltre alla Bindi un po' di Pd e tutta Leu proprio non ce la fanno a stare davvero con quello che dicono essere il loro patrimonio più prezioso: democrazia e libertà. Non se non sono gratis. Landini tiene schierata la Cgil sulla stessa posizione disarmista, di fatto neutralista.

Il caso Anpi - Qui di vero e proprio caso si tratta, un caso di allucinazione storico-sensoriale. Perché l'Anpi, di fronte all'evidenza documentata, di fronte alla pluri documentata evidenza di mattanza di civili ucraini da parte dell'armata russa, chiede "commissione indagine indipendente che accerti...". Perché questo riflesso assimilabile a quello, per dire, no vax rispetto all'evidenza dell'efficacia vaccinale? Perché mai una associazione che ha nella sua natura la Resistenza armata alla dittatura esita, anzi si sottrae alla resistenza contro l'invasione russa? Deve essere per un caso di allucinazione storico sensoriale: all'Anpi pensano la Russia sia ancora in qualche modo l'Urss e comunque i cattivi sono gli Usa e il nemico del mio nemico...

La Verità e Il Fatto - Ultimi ma non ultimi di due quotidiani molto poco sensibili, anzi decisamente impegnati a smontare ogni giorno le ragioni dell'Occidente. Sono La Verità che oggi ad esempio riprende e suffraga la tesi di Mosca per cui i cadaveri di Bucha se li sono messi da soli gli ucraini per fare scena e Il Fatto che pur di andar contro Draghi farebbe patti con...

Vasto fronte interno - Quelli che la democrazia e la libertà non si difendono con le armi...Cioè se si mette brutta allora democrazia e libertà non si difendono. Quelli che il nemico è la guerra e non Putin. Quelli che la Nato non siamo noi. Quelli che ci vuole la trattativa e solo la trattativa mentre Putin non tratta ma spara. Quelli che alla trattativa con Putin gli ucraini vogliono mandarli disarmati. Quelli che resistere è prolungare la guerra. Quelli che chi difende davvero libertà e democrazia è un guerrafondaio con l'elmetto. Quelli che ai Putin del mondo si sono già arresi e non lo sanno, non lo vogliono sapere o addirittura ne sono orgogliosi.