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Franco Esposito

Torna il Palio, respira Siena, rianimata la città delle contrade in gara nella mitica corsa dei cavalli in piazza del Campo. Recuperano sorrisi i ristoratori, si rivede il Palio amato da tutti i senesi, non solo quando cavalli e fantini entrano nei canapi di partenza, Siena ritrova il Palio, quello che celebra la Madonna di Provenzano, in programma la prima domenica di luglio, L'abbraccio dopo il lungo stop imposto dalla pandemia. Duri da digerire per i senesi due anni vuoti della carrera di piazza del Campo. 

I russi sono spariti, a Siena e dintorni non c'è più traccia dei connazionali di Putin, sanguinario invasore dell'Ucraina. Ma il trend turistico è in crescita, misurato dal numero di accessi alla Torre del Mangia, prima che il Palio di luglio catturi per giorni il cuore dei senesi e lo impegni in appassionati dispute, talvolta non limitate all'aspetto puramente dialettico. 

Si adegua anche il Comune di Siena. Fatto il rimpasto in Giunta in vista della carrera del 2 luglio, per organizzarla al meglio. Gli albergatori senesi cercano presenze di minimo tre giorni per recuperare il cospicuo perduto nei due anni di pandemia, E non mancano gli eventi culturali in programma nei giorni che introdurranno all'emozionante corsa sul tufo di piazza del Campo. 

Termometro di tutto è la Torre del Mangia. Trecento scalini che s'incagliano l'uno sull'altro, e novanta metri sotto il teatro della sfida in grado di provocare gioia, disperazione, delirio.  Chi è ubriaco di fatica o claustrofobico, talora viene preso da forte agitazione, fino a raggiungere lo svenimento. Succede in questi giorni, e succederà sempre. Come accadeva prima del Covid una decina di volte l'anno, Malori benigni, La Torre del Mangia funziona da unità di misura del fatturato turistico di Siena,.

Nel 2019 sulla Torre salirono in 135mila, un milione e 200mila le presenze in città. Semichiuso il, monumento nel 2021, i visitatori soltanto 24mila, Domenica scorsa c'era il tutto esaurito alla Torre del Mangia. Siena prova a recuperare il terreno perso causa  Covid. Malgrado la sparizione obbligata degli spendaccioni russi e cinesi, E le frontiere chiuse hanno tolto al territorio senese 248 milioni di euro solo in pernottamenti. Il tampone emostatico a frenare l'emorragia l'ha messo il sindaco Luigi De Mosse. Si è giocato il rimpasto: via l'assessore al Turismo, dentro la  commerciante e senese doc Stefania Fattorini. "Un ottimizzazione strategica – spiega il primo cittadino – in vista di un momento cruciale per Siena, non una bocciatura dell'assessore Alberto Tirelli". 

I senesi hanno definito l'avvicendamento in Giunta una "senesizzazione", con evidenti tracce di malizia. Il momento cruciale a cui fa riferimento il sindaco De Mosse si gioca sotto la Torre del Mangia, nell'Entrione dove sbucheranno i cavalli delle Contrade. Il sindaco si gioca oltretutto una fetta del mandato, non solo i quattrini del sold out in hotel. Perchè il Palio è sempre "l'ultima manifestazione libera della storia di un'orgogliosa città libera". 

L'orgoglio resta, questo è accertato e palese, Va letta infatti in questa ottica il provvedimento di revoca da parte del Comune della convenzione all'Opera Laboratori Fiorentini del Santa Maria della Scala, Il mostro museale da 190mila ticket l'anno. Al posto dell'azienda fiorentina è subentrata la società senese Sigerico. Gran baruffa al passaggio delle insegne. Opera Fiorentina ha portato via gli arredi, la Sinergico si è ritrovata senza nulla in mano, Terminate gomitate e colpi bassi, il complesso è di nuovo a disposizione dei visitatori. 

Con mio dolore e dispetto, Siena l'avevo vista vuota, spenta, il mese scorso. Come privata della vita, dei suoi studenti, le saracinesche di molti negozi abbassati per sempre, scarso il passeggio. Adesso va meglio. La Caffetteria e il Museo Archeologico hanno riaperto dopo due anni di chiusura, Ma gli albergatori non nascondono preoccupazioni e timori. Il megafono loro è la Federalberghi: "In centro otto letti su dieci sono occupati. La Pasqua è qui, ma tre giorni con i turisti italiani non copriranno i mancati arrivi extraeuropei". L'insidia è rappresentata da prenotazioni sotto data e per pochi giorni e turisti "con capacità d'acquisto medio-bassa e molto esigenti". 

La tendenza purtroppo è questa, e bella non è: si passa dal turismo cosiddetto mordi e fuggi di tre ore a tre giorni di qualità. Federalberghi, agitata dalle previsioni, vigila e sottolinea. "Siena attenta ha combattuto una battaglia. Quella per attirare cicloturisti sedotti da corse come Eroica e Strade Bianche. Gente da polpacci e musei, non da movida e sbronze": 

In vista del Palio di luglio - comunque una manna che piove dal cielo - gli albergatori senesi ritengono che la differenza potrebbe segnarla "l'abolizione della tassa di soggiorno". Siena è così, si azzuffa per il Palio, ma costruisce, Prova a ricostruire: la profonda crisi del Montepaschi, la più antica banca italiana, per secoli motore della città, E non è più la Babele dipinta da Grimmer custodita nella Pinacoteca Nazionale. Dove la scorsa settimana, all'apertura, c'è stata la coda, 

La Torre del Mangia, il Palio di ritorno in arrivo, la coda alla Pinacoteca Nazionale, i sorrisi deboli dei ristoratori, e  la novità destinata ad entusiasmare la massa di visitatori annunciati e i senesi perennemente innamorati della loro splendida città. Le 56 tarse cesellate che compongono il pavimento del Duomo. Le mattonelle che stregarono il Vasari. 

Nel 2019 le hanno ammirate due milioni di visitatori. Il pavimento viene svelato solo in prossimità dei due Pali, dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre. Vale la pena sfruttare la doppia occasione. In particolare in questi momenti estremamente difficili. Il pavimento del Duomo è "un desiderio di rinascita verso la luce, perchè non vi sia più notte". 

Aspettando il Palio che torna.