Alta tensione nel centrodestra a pochi giorni dall'election day del 12 giugno. Scintille tra i leader della Lega, Matteo Salvini e di FdI, Giorgia Meloni.

"Chi prende un voto in più indicherà il presidente del consiglio, se lo prenderà la Lega si prenderà le responsabilità del caso", ha detto Salvini, intervistato alla Stampa estera, a Roma, a chi gli chiedeva se sarà il prossimo premier in caso di vittoria del centrodestra.Poi, alla stessa domanda su Giorgia Meloni: "Chi prende un voto in più in democrazia vince", ha ribadito."I miei avversari sono a sinistra. Giorgia Meloni ha scelto la via dell'opposizione e questa legittima scelta nel breve periodo paga più che stare al governo con Letta, Renzi e Conte", ha affermato ancora Salvini. "Ma io, ha aggiunto, la Lega all'opposizione che cresce nei sondaggi e lascia campo libero alla sinistra per aumentare le tasse non l'ho voluta".

"Sto lavorando a una coalizione di centrodestra più coesa di quanto non lo sia oggi - ha proseguito -. Alle elezioni amministrative in mille comuni, in qualche realtà purtroppo il centrodestra è diviso, ed è un errore. Non do colpe. Faccio l'esempio di Parma, un centrodestra compatto probabilmente avrebbe vinto anche al primo turno, la scelta di FdI di correre da sola anche contro il centrodestra probabilmente ci impedisce di vincere al primo turno, ma non sono qua a fare processi".

"I miei avversari sono a sinistra. Giorgia Meloni ha scelto la via dell'opposizione e questa legittima scelta nel breve periodo paga più che stare al governo con Letta, Renzi e Conte", ha proseguito Salvini. "Ma io la Lega all'opposizione che cresce nei sondaggi e lascia campo libero alla sinistra per aumentare le tasse non l'ho voluta".

Sulle pensioni, Salvini ha rilanciato quota 41 "azzerando la Fornero". "Che, dopo 41 anni, - ha sottolineato - chiunque possa scegliere se andare in pensione".

"Mi sembra una lettura un po' distorta, francamente", è il commento della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, alle dichiarazioni di Matteo Salvini relative alla scelta di FdI di "rompere" in alcuni comuni l'unità del centrodestra.

"Non mi pare che si possano trattare le questioni così - ha aggiunto - In alcuni casi non siamo riusciti (ad aver un candidato di coalizione ndr) per ragioni che sono territoriali, o anche di rapporti. In alcune città non siamo riusciti a trovare una quadra, ma non mi pare per responsabilità di Fratelli d'Italia. Quindi, consiglio maggiore prudenza in queste dichiarazioni".