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Caldo e siccità insieme alla mano dell’uomo spingono gli incendi che nel 2022 in Italia sono già cresciuti del +153% rispetto alla media storica con danni incalcolabili su ambiente, produzioni agricole e biodiversità. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti su dati Effis in riferimento ai roghi che a macchia di leopardo hanno sconvolto da Nord a Sud tutta la Penisola, dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Isola d Elba fino a Roma, la Capitale dove si segue la pista degli incendi dolosi per lo smaltimento dei rifiuti. Nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni –con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme anche per la previsione di una nuova ondata di calore prevista per la metà del mese. Una situazione drammatica in un 2022 che si è già classificato fino ad ora come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 45%, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr relativi al primo semestre.