Giorgia Meloni (Depositphotos)

Se si votasse oggi Fratelli d’Italia sarebbe il primo partito con il 22,8% dei voti. Il Partito Democratico sarebbe il secondo partito con il 22,1%, poi ci sarebbe la Lega con il 14,4%, il Movimento 5 Stelle al 10,8% e Forza Italia all’8,4%. Questo il quadro politico tracciato da Agi/YouTrend.

A seguire Azione/+Europa al 4,9% e Italia Viva al 2,7%. Alle loro spalle, la pattuglia di partiti che lotterà per superare il 3% – soglia di sbarramento prevista dal Rosatellum – è piuttosto folta: c’è ItalExit di Paragone (2,6%), i Verdi (2,2%), c’è Art.1/MDP (1,9%) e poi Sinistra Italiana (1,8%).

Le coalizioni - Questo il discorso delle liste. C’è da fare poi quello più importante delle coalizioni. Già perché pronosticando una non alleanza tra M5s e Pd dopo quel che è successo allora il centrodestra, almeno per ora, non avrebbe rivali con più o meno 17 punti di vantaggio sul centrosinistra.

Cosa succederà? - Certo poi resta da capire cosa succederà da qui al 25 settembre quando si andrà a votare. Cosa succederà durante l’estate? Cosa succederà durante la campagna elettorale?

Il Movimento 5 Stelle riuscirà a ricucire prima con i suoi elettori e poi col Partito Democratico? Il centrodestra riuscirà a restare unito almeno per qualche mese? Matteo Salvini e Giorgia Meloni riusciranno a non litigare per qualche settimana?