È di gran lunga la Sicilia la regione italiana con il maggior numero di persone scomparse. Secondo i dati del rapporto del Commissario di Governo relativo al primo semestre 2022, le denunce presentate in Sicilia sono state 2.398, pari al 24% del totale nazionale. Un dato enorme se si considera che la seconda regione per numero di scomparsi, la Lombardia, con una popolazione che è quasi il doppio di quella della Sicilia, ne ha registrati circa mille in meno: 1.484. Al terzo posto, ma molto distaccata dalle prime due, si piazza la Campania, con 660 denunce di scomparsa, meno della metà di quelle lombarde e un quarto di quelle siciliane. Subito attaccate alla Campania, praticamente a pari merito, troviamo invece Lazio (587) ed Emilia Romagna (586). Ovviamente le regioni meno popolose hanno anche un minor numero di scomparse, con l'eccezione della Sardegna, che pur avendo una popolazione pari a Marche e Liguria, si piazza sotto al Molise con appena 139 persone scomparse. Chiudono la classifica Umbria, Basilicata, Trentino Alto Adige e Val d'Aosta.

Probabilmente il record della Sicilia si giustifica solo con il fatto che è la regione con il più alto numero di stranieri, rifugiati o irregolari, ed è proprio tra di loro che si conta la maggioranza delle scomparse, molto spesso allontanamenti volontari per sfuggire al controllo delle autorità italiane.

Sorprende poi la distribuzione delle persone ritrovate. Qui all'ultimo posto troviamo il piccolo Molise, con il 23% di casi risolti e il 76% di denunce attive. Seguita dalla Calabria, che registra solo il 24,7% dei casi risolti, e dalla Sicilia con il 25%. Le regioni più "virtuose" quanto a ritrovamenti sono il Trentino Alto Adige, dove si è rintracciato l'86,6% degli scomparsi, e il Veneto con il 77% di casi risolti positivamente. 

Per contrastare il fenomeno, il Commissario di Governo per le persone scomparse sottolinea nel suo ultimo rapporto l'accresciuta sinergia tra le varie branche elle forze dell'ordine, i Comuni, le varie protezioni civili e le associazioni di volontariato, un accresciuto utilizzo di internet e dei social network, dove il Commissario registra una presenza costante con la diramazione di avvisi, foto e video delle persone da rintracciare, la creazione di una banca dati interforze e in una banca del Dna, utile in particolar modo per dare un volto a cadaveri non riconosciuti.