L'OSSERVATORE ITALIANO

di Anonimo napoletano

Un esercito di desaparecidos. In Italia quasi diecimila in soli sei mesi. Persone, molto spesso minori, che scompaiono nel nulla, semplicemente spariscono da un giorno all'altro senza lasciare traccia. Vero è che nella quasi metà dei casi vengono ritrovati, vivi o morti, ma resta comunque un fenomeno allarmante e con numeri da capogiro. Tanto che il governo ha istituito un apposito Commissario straordinario. Ed è proprio il rapporto semestrale del Commissario, il prefetto Antonino Bella, pubblicato pochi giorni fa, che fotografa la situazione nel primo semestre del 2022. 

Per l'esattezza sono state 9.599 le denunce di persone scomparse presentate dal 1 gennaio al 30 giugno scorso, pari ad una media di 53 al giorno. Praticamente due ogni ora. I ritrovamenti, invece, sono stati 5.054, per una media di 28 al giorno. L'analisi dei dati continua a far registrare numeri rilevanti di denunce, di cui quasi i due terzi riguardano minori, prevalentemente stranieri, e persone con disturbi psichici e con deficit cognitivi, soprattutto anziani. In particolare, è il numero di bambini ad impressionare: ne scompaiono 35 al giorno.

Degli adulti scomparsi, al secondo posto si piazzano quelli fino a 64 anni con 2.884 denunce, pari al 29,63%, mentre la fascia di quelli che hanno più di 65 anni di età ha contato 443 denunce, pari al 4,62%. C'è una sostanziale differenza anche tra sessi. Delle 9.599 denunce complessive di scomparsa, la gran parte riguarda infatti gli uomini: 7.121, pari al 74,18%, rispetto alle 2.478 donne, pari al 25.82%.

Confrontando la media delle 53 denunce al giorno di persone scomparse nei primi sei mesi di quest'anno, va detto che nel semestre precedente erano state 60 e nel primo semestre del 2021 45, complessivamente il 2021 ha fatto registrare 19.269 denunce. Rispetto al secondo semestre del 2021, quindi, le denunce di scomparsa sono calate di oltre il 13%, ma il confronto con il primo semestre dello scorso anno registra invece un aumento del 17%. Quindi il dato sembra essere abbastanza costante, e di questo passo anche il 2022 si chiuderà con quasi 20mila persone scomparse. 

I ritrovamenti, come detto, sono stati 5.054, per una media di 28 al giorno, con una percentuale complessiva del 52,3% rispetto a tutte le denunce presentate nel primo semestre 2022, che sale al 77% per gli italiani e si riduce al 33% per gli stranieri. Percentuale superiore a quella complessiva del 46,2% del semestre precedente e a quella del 49,9% registrata nell'intero anno 2021. Ai ritrovamenti del primo semestre 2022 vanno aggiunti quelli riferiti a denunce presentate negli anni precedenti. Dunque, ad oggi ci sono 4.575 persone ancora non ritrovate (pari al 47,66%), riferite alle sole denunce di scomparsa presentate nello stesso primo semestre. Se si sommano a quelle denunciate in passato il numero è ovviamente molto più alto. Sono complessivamente 72.442 le denunce che risultano ancora attive a partire dal 1 gennaio 1974, quando è stato istituito il primo registro nazionale delle persone scomparse.

Inoltre, bisogna aggiungere che non tutti i ritrovamenti hanno avuto un esito felice. Delle 5.054 persone rintracciate, 76 hanno riguardato persone decedute, pari all'1,5%.

C'è però da dire che la stragrande maggioranza degli allontanamenti da casa sono volontari, anche quando riguardano minori: parliamo di circa l'82% delle denunce. Il restante 18% invece consiste di persone vittime di un incidente (per esempio al mare, al lago o in montagna), oppure che si sono perse per problemi psichici o neurologici, in particolare anziani, oppure ancora di persone vittime di un reato, sequestro o omicidio con occultamento di cadavere.

Dicevamo dell'impressionante numero di minori spariti nel nulla, 35 al giorno. Solo il 30% di questi, però, sono italiani. Per il 70% si tratta di bambini stranieri, accompagnati o meno, per la maggior parte sono in transito attraverso l'Italia e fanno perdere le proprie tracce alle autorità per poter raggiungere altri paesi europei e ricongiungersi a familiari. Per questo motivo, i ritrovamenti riguardano prevalentemente i minori italiani, pari al 70% degli scomparsi, e molto meno quelli stranieri, appena il 30% dei casi. Ci sono però ombre inquietanti sui minori scomparsi. Si sospetta che una parte di essi sia rimasta vittima di pedofili oppure di trafficanti di organi.

Tornando ai numeri complessivi del fenomeno, nella conta di coloro che non sono stati ritrovati vanno esaminati anche i dati dei cadaveri non identificati ritrovati ogni anno, che giacciono in obitori o cimiteri in attesa che qualcuno si faccia vivo per riconoscerli. Sono ben 973 le salme non identificate al 31 luglio di quest'anno. Un esercito di persone di cui nessuno sa più niente, e che nemmeno da morte trovano spesso la pietà della sepoltura a cura della propria famiglia.