Enrico Letta (foto da YouTube)

Un nuovo attacco del segretario del Partito democratico Enrico Letta nei confronti del Centrodestra, mettendo in mezzo questa volta la Russia che per lui “è entrata in questa campagna elettorale”. Insomma, ci sarebbe una forte ingerenza del Cremlino a favore della Destra perché il governo di Mosca “sa che la nostra posizione continuerà a essere in linea con la posizione contraria a Putin”.

Parole forte quelle di Letta, rilasciate nel corso di un’intervista rilasciata al giornale spagnolo ‘El periodico’. Il segretario dem, nonostante questo, si dice ottimista in vista delle elezioni. “I sondaggi, oltre a dare il Centrodestra in vantaggio, segnalano anche che il 45% degli elettori è indeciso. Noi ci stiamo concentrando su questo e sugli astenuti facendo loro capire cosa si rischia con la destra al potere”. E tra i principali rischi indica quello di “finire fuori dall’Europa” e al fianco di “paesi come Polonia e Ungheria”, nei quali i diritti vacillano e che sono “guidati oggi da governi sanzionati dall’Ue per molte questioni legate ai diritti fondamentali”.

“È insieme a questi governi che leader politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini vorrebbero posizionare l’Italia”, mette in guardia Letta che poi ha detto che il leader della Lega e Silvio Berlusconi sono “due amici della Russia”. Pronta la replica della Lega tramite Stefano Candiani: “La Russia? Parliamo di quello che il Pd ha fatto o non ha fatto e di quello che la coalizione di Sinistra così divisa potrà fare. Il resto sono solo chiacchiere logore di propaganda. Prima si diceva ‘attenti, arrivano i fascisti’, ora si dice ‘attenti che arrivano i russi'”. Ironico Matteo Salvini: “Non credo che agli elettori arrivino telefonate da Mosca e San Pietroburgo. Secondo me si voterà in base alla sensibilità e alla convenienza, perché il voto è anche una scelta di vita”.

Duro anche Maurizio Lupi di Noi moderati: “Letta continua a spargere veleni sulla stampa internazionale con l'obiettivo di delegittimare il Centrodestra, facendolo passare per una coalizione filoputiniana. Questa campagna del segretario Pd produce effetti gravi: scredita l'immagine internazionale dell'Italia, la indebolisce sui mercati e rischia di danneggiare le nostre imprese”.