Care e cari connazionali,
sono un sessantenne residente in Svizzera da 44 anni. Figlio di operai emigrati in Svizzera agli inizi degli anni ’60, quando la Svizzera non permetteva il ricongiungimento familiare.
Ho trascorso la mia adolescenza tra Fasano e Ceglie Messapico (BR), Buonabitacolo, Sanza (SA) e Potenza. A 18 anni ho raggiunto i miei genitori a Kreuzlingen (Svizzera Orientale) e ho terminato gli studi di traduttore e interprete, che mi hanno permesso di maturare una trentennale esperienza professionale in un istituto bancario svizzero. Sono felicemente sposato con Angela. Assieme abbiamo due figli Yanek Vincenzo e Ismène Teresina.
Sono impegnato in politica per passione. Ciò mi permette di condividere con i nostri connazionali all’estero una straordinaria ed irripetibile esperienza di vita sui temi dei diritti civili, sociali, culturali e politici.
L’ATTIVITÀ POLITICA SVOLTA - Nella responsabilità di segretario dei Democratici di Sinistra in Svizzera e coordinatore europeo ho contribuito attivamente alla fondazione del Partito democratico in Svizzera, che ho guidato fino al 2018. In questo ruolo, e successivamente in veste di Segretario generale degli italiani all’estero (CGIE), mi sono speso per fare affermare il diritto degli italiani all’estero ad essere parte attiva e integrante delle politiche dell’Italia e dei Paesi di residenza.
In un periodo storico complesso e in piena trasformazione per l’Italia e per l’Europa, anche noi che viviamo fuori dai confini nazionali, siamo chiamati a dare il nostro apporto al Paese per un futuro che possa mettere al centro delle politiche nazionali il cittadino e lo sviluppo sostenibile per una società più giusta.
PERCHÈ MI CANDIDO - Con questa candidatura al Senato per il PD, metto al vostro servizio e di tutti i connazionali all’estero le mie competenze, la mia esperienza e la mia passione per contribuire al progresso civile e sociale della nostra comunità emigrata nel quadro della politica italiana ed europea.
In Parlamento porterò idee, proposte e richieste per permettere a chi vive all’estero di essere dentro i processi decisionali e allo stesso tempo ottenere il giusto riconoscimento delle istituzioni italiane.
IL MIO IMPEGNO IN PARLAMENTO - Ecco i punti programmatici per i quali vi assicuro di impegnarmi in Parlamento:
Promuovere una cultura dell’emigrazione sul territorio italiano quale base per adeguate politiche a favore degli italiani all’estero.
Migliorare i servizi consolari potenziando il personale e favorendo l’innovazione.
Realizzare la parità fiscale con chi vive in Italia introducendo le agevolazioni IMU sulla prima casa anche per chi risiede all’estero.
Sostenere l’apprendimento della lingua italiana per i nostri figli che vivono all’estero rafforzando l’offerta formativa attuale.
Rendere più efficiente il sistema previdenziale italiano in Europa e adeguare le normative per essere al passo con i tempi.
Rafforzare il ruolo e la funzione dei Comites e del Cgie nella loro attività al servizio degli italiani all’estero.
Garantire l’accesso alla medicina di base agli iscritti AIRE quando sono in vacanza o in visita ai famigliari in Italia.
Snellire l’iter burocratico per il riacquisto della cittadinanza italiana.
Incoraggiare gli scambi formativi tra i vari Paesi europei e l’Italia con particolare riferimento ai giovani di origine italiana.
Costruire una rete pubblica di ricercatori italiani in Europa e incentivare la collaborazione con strutture accademiche e di ricerca italiane.
Facilitare il riconoscimento dei titoli di studio liceale e universitario ai fini professionali.
Supportare e tutelare il Made in Italy coinvolgendo le Comunità italiane dei singoli Paesi europei.
Incentivare gli investimenti degli italiani all’estero sul territorio nazionale attraverso adeguati sgravi fiscali.
Coltivare tra i nostri cittadini il senso di appartenenza ai valori costituenti dell’Unione europea nel quadro dei principi della nostra Costituzione.
Informare le nuove migrazioni italiane sul mercato del lavoro e sul sistema sociale del paese d’approdo.
Sarà mio dovere far affermare il ruolo delle comunità italiane all’estero nel Sistema Italia impegnandomi a infondere in Parlamento e nelle istituzioni locali le mie competenze maturate a stretto contatto con i connazionali e negli Organismi democratici di rappresentanza”.
Vi ringrazio
Michele Schiavone