Mario Draghi (foto depositphotos)

Contro il "caro bollette", il governo è al lavoro, in questi giorni, per varare gli aiuti a famiglie e imprese. Ma anche sull'attuazione del programma di riforme e investimenti dell'esecutivo e sul raggiungimento dei traguardi e dei target del Pnrr. A quanto pare, a Palazzo Chigi si starebbe pensando, in queste ore, a un decreto ministeriale di proroga del taglio delle accise (in scadenza il 20 settembre) almeno fino al prossimo 5 ottobre. In tal modo i prezzi di benzina e diesel sarebbero "calmierati" per almeno altri quindici giorni.

In verità l'intenzione di allungare tali sconti era già stata preannunciata a inizio agosto con il varo del decreto aiuti bis. Tuttavia per prolungare quella misura bisognava attendere i dati sull'extragettito Iva del mese di luglio con il quale il provvedimento continua, in buona sostanza, ad autofinanziarsi. Intanto, per quanto riguarda l’attuazione del programma, il governo dell'ex "numero uno" della Bce ha reso noto che dal 13 febbraio 2021 ad oggi sono stati adottati 1.260 provvedimenti, di cui 532 solo negli otto mesi dell'anno in corso.

L'attuale esecutivo aveva ereditato dai precedenti governi 679 provvedimenti da adottare relativi alla 18° legislatura che ad oggi sono stati ridotti a 129. I provvedimenti da "smaltire" relativi alla 17° legislatura erano 313, oggi sono rimasti 58. A questi vanno ad aggiungersi quelli legati alle emergenze: 732 provvedimenti di cui 455 già adottati e 277 ancora al palo. L'obiettivo di Palazzo Chigi è appunto quello di ridurre il più possibile i provvedimenti arretrati. Da qui l'appello che Mario Draghi ha rivolto alle amministrazioni, invitandole a uno sforzo eccezionale per i prossimi due mesi, così da raggiungere quanti più obiettivi possibili.

In merito al Piano nazionale di Ripresa e resilienza, da parte dei capi di Gabinetto è stata eseguita una ricognizione sullo stato dell'arte e sui tempi per raggiungere milestones e target del secondo semestre 2022. Draghi è al lavoro per accelerare e adottare tutte quelle misure che, sulla base delle scadenze e del cronoprogramma previsto dal Piano, possono essere anticipate dai ministeri a settembre e ottobre.