Enrico Letta (foto da YouTube)

di Enrico Pirondini

Elezioni 2022, mancano due settimane al voto, Letta al fronte. Anzi ai fronti. Sono tre: Centrodestra, Terzo Polo, Cinquestelle.

E sono energie (tante) che vanno a ramengo. Energie e morale in parte recuperati col Tour emiliano. Ma il rush finale come sarà? Ecco i tre fronti.

CINQUESTELLE - La "Bestia nera" del Pd l'ha fatta grossa: gli ha scippato la piazza storica dell'Ulivo (Roma, Santi Apostoli) per il gran finale della campagna elettorale Uno smacco grave. Inatteso. Conte gliel'ha fatta sotto il naso. Spazio perfetto per i reduci Grillini: bastano infatti 2-3 mila militanti e l'effetto piazza piena è assicurato. Di più la piazza non ne può contenere.
L'illusionista del popolo ha fatto bingo. Santi Apostoli è il richiamo della stagione prodiana. Facile che nessuno dei "nanetti" di centrosinistra mancherà. Dunque a Letta non resta che chiudere il suo Tour riparando in piazza del Popolo; piazza fredda perché come osserva Ettore Maria Colombo "la si dà a tutti". Dunque "incolore e insapore, oltre che frequentata dai ricchi russi che, almeno fino a ieri, dormivano al magnifico Hotel De Russie lì vicino.

O dalla Roma "bene", che va a mangiare al Bolognese ". Ma in piazza dei Popolo sono passati proprio tutti, dalla CGIL a Forza Nuova. In alternativa c'è sempre la mitica piazza San Giovanni dove Berlinguer e Cofferati hanno lasciato un segno. E che segno!

CENTRODESTRA - Ha prenotato la piazza più grande di Roma, San Giovanni. Niente di ufficiale. Ma la voglia di mostrare i muscoli è notevole. Voglia almeno pari ai temi cari al Trio come sicurezza, flat tax , cuneo fiscale, caro-bollette, giustizia, lavoro, Sanità, rigassificatori, nucleare ecc. Letta, archiviato in fretta il tormentone "noi o lei" o quello tradizionale del "pericolo fascista" (anche Capanna gli ha consigliato di darsi una calmata). Deve inventarsi qualcosa di diverso se vuole arginare perdite di voti verso il Terzo Polo o addirittura verso i Cinquestelle,

TERZO POLO ALLE ELEZIONI - La premiata ditta Calenda-Renzi sgomita puntando alle elezioni per 25 parlamentari. Obiettivo che anche i sondaggi ritengono al momento improbabile. Occorre incassare alle urne un 6-8%. E dove Calenda spera di rastrellare voti? Dal Pd di Letta. A Cernobbio Calenda ha conquistato le simpatie di imprenditori e banchieri richiamandosi furbescamente a Draghi.
Letta invece non ha scaldato la platea del Forum Ambrosetti presentandosi come "responsabile ed europeista". Qualche applauso in verità c'è stato ma solo quando ha scomodato il pensiero di Draghi . E parecchia attenzione ha suscitato quando ha citato i suoi tre pilastri. Cioè: rigassificatori, rinnovabili, raddoppio del credito di imposta sulle bollette delle imprese e tetto ai prezzi del gas.