"I momenti solenni sono importanti", ma poi "è l’impegno quotidiano, è la testimonianza concreta che costruisce un mondo migliore per tutti". Così, ieri, Papa Francesco, durante l'udienza in piazza San Pietro, incentrando la propria meditazione sul recente viaggio in Kazakhstan in occasione del settimo Congresso dei leaders delle religioni mondiali e tradizionali.

"Il Kazakhstan - ha detto Bergoglio - ha fatto scelte molto positive, come quella di dire ‘no alle armi nucleari' e quella di buone politiche energetiche e ambientali. In questo è stato coraggioso. In un momento in cui questa tragica guerra ci porta a che alcuni pensino alle armi nucleari (che pazzia!), questo Paese ha detto ‘no’ alle armi nucleari", ha quindi aggiunto il pontefice.

Infine, al termine dell’udienza generale, tornando a pregare per l’Ucraina, Francesco ha anche detto: “Vorrei fare presente la terribile situazione della martoriata Ucraina. Il cardinal Krajewski è andato lì per la quarta volta. Ieri mi ha telefonato. È lì per aiutare nella zona di Odessa e mi ha raccontato il dolore di questo popolo, le malvagità e le mostruosità, i cadaveri torturati che trovano. Uniamoci a questo popolo così nobile e martire” ha concluso il Papa.