Il consumo moderato di alcol è associato a un rischio ridotto di demenza, secondo un nuovo studio. Chi beve un paio di bicchieri di vino al giorno risulta avere una probabilità ridotta di demenza del 38% rispetto a chi è astemio. E’ uno dei risultati più significativi emersi dalla ricerca che ha indagato sulla relazione tra il consumo di bevande alcoliche e la demenza, una condizione neurologica principalmente legata alla terza età.

A determinare che il consumo di alcol moderato può ridurre il rischio di demenza è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati australiani dell’Università del Nuovo Galles del Sud, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell’Istituto di Neuropsichiatria del The Prince of Wales Hospital, del The Matilda Centre for Mental Health and Substance Use dell’Università di Sydney, del College di Medicina “Albert Einstein” dell’Università Yeshiva di New York, del Dipartimento di Psichiatria e Neuropsicologia dell’Università di Maastricht (Paesi Bassi) e di altri istituti.

I ricercatori, coordinati dalla professoressa Louise Mewton, docente presso il Centre for Healthy Brain Ageing dell’ateneo australiano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto una meta-analisi sui dati di 15 studi prospettici condotti in tutto il mondo, per un totale di circa 25mila partecipanti over 60. L’età media era di 71,8 anni, circa il 60 percento era composto da donne e poco più della metà erano bevitori. All’inizio dello studio nessuno dei partecipanti era affetto da demenza, una condizione diagnosticata in 2.124 casi durante il periodo di follow-up (per un massimo di 40 anni).

La professoressa Mewton e i colleghi hanno ottenuto per ciascun partecipante il quantitativo di alcol consumato quotidianamente e hanno suddiviso la coorte in cinque gruppi distinti: astemi; bevitori occasionali (1,3 grammi di alcol al giorno); bevitori da leggeri a moderati (da 1,3 g a 25 g al giorno); bevitori da moderati a forti (da 25 g a 45 g al giorno) e forti bevitori (più di 45 g al giorno).

Incrociando questi dati con quelli della demenza è emerso che i bevitori occasionali e leggeri / moderati avevano circa il 20% delle probabilità in meno di sviluppare la condizione rispetto agli astemi, mentre i bevitori moderati (40 grammi al giorno) avevano un rischio del 38% inferiore rispetto ai non bevitori. Questi ultimi risultavano avere addirittura 1/5 di rischio in più di demenza rispetto ai forti bevitori.