World' Best Vineyard 2022, l'Oscar per l'enoturismo mondiale (fondato da William Reed, storico editore inglese che organizza anche i prestigiosi "World's 50 Best Restaurants" e "World's 50 Best Bars") è tornato finalmente in Italia. Sul podio è salita infatti la cantina Antinori nel Chianti Classico di Marchesi Antinori, premiata durante la serata di gala svoltasi a Mendoza in Argentina. La struttura architettonica di Antinori caratterizzata per il basso impatto ambientale e per la straordinaria capacità di integrarsi con le colline del Chianti è una delle tante gemme che questo premio porta alla luce, luoghi unici dove poter vivere esperienze indimenticabili, sia dal punto di vista enologico (tutti i premiati fanno prodotti di alto livello) e soprattutto da quello turistico. A votarli un panel composto da 500 esperti scelti tra sommelier ed esperti di viaggi da tutto il mondo che devono presentare candidature e voti seguendo una griglia stretta e severa che prende in considerazione criteri quali la qualità dell'esperienza complessiva, l'atmosfera, la cucina, le attività, il panorama, il personale e il rapporto qualità prezzo.

Un premio molto sentito. "Avendo seguito la sua costruzione fin dalle prime fasi, la cantina Antinori nel Chianti Classico occupa un posto speciale nel mio cuore – commenta Albiera Antinori, Presidente di Marchesi Antinori – Oltre che un onore per la nostra famiglia e per tutta la nostra azienda, questo prestigioso premio appena ricevuto rappresenta un importante riconoscimento per tutto l'enoturismo italiano". Ricoperta da vigneti e nascosta tra ulivi e boschi, la cantina si distingue per il basso impatto ambientale e l'alto risparmio energetico andando a simboleggiare e omaggiare il rapporto tra la famiglia Antinori e il territorio nobile in cui sorge questa struttura; dalle linee essenziali e i colori caldi che richiamano quelli della terra, la struttura è stata interamente realizzata in materiali naturali come il cotto e il legno. La costruzione di questa struttura, in particolare, è durata 7 anni; il progetto, che ha visto coinvolta la stessa famiglia, è stato realizzato da Marco Casamonti, socio fondatore dello studio Archea Associati, con l'ingegnerizzazione di Hydea. I vigneti che la ricoprono, integrandola perfettamente con il paesaggio circostante, si estendono per una superficie di 4,60 ettari e sono coltivati prevalentemente a Sangiovese; qui vengono infatti prodotti il Pèppoli Chianti Classico D.O.C.G., il Villa Antinori Chianti Classico D.O.C.G. Riserva e, dall'annata 2015, il Vigna sul Tetto Chianti Classico D.O.C.G. Riserva. 

Seconda cantina italiana in classifica è la Ferrari di Trento, moderna e avanguardista. Con 50 posizioni scalate in una sola edizione, Ferrari Trento (oggi orgogliosamente all'undicesima posizione) si aggiudica il premio di "Highest Climber" della classifica. Un premio che va a sottolineare l'importanza del lavoro che la famiglia Lunelli porta avanti da anni nella valorizzazione del territorio trentino. Un lavoro certosino che si traduce nel "Percorso del Bello e del Buono", dove i visitatori possono tanto immergersi nella bellezza storico-naturale di Villa Margon, dimora cinquecentesca sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli, quanto degustare le bollicine Trentodoc in cantina accompagnandole ai piatti di fine dining di Locanda Margon, nel cuore dei vigneti di famiglia.

Ma l'Italia ha molto da raccontare dal punto di vista enoturistico e a completare un palmarès d'eccezione, sono altre 7 cantine italiane fino alla 100esima posizione. Più nello specifico troviamo: Donnafugata - Marsala (posizione numero 45); Ceretto (62); Gaja (65); Villa Sandi (70); Tenuta Cavalier Pepe (74); Marchesi di Barolo (90); Tenuta San Leonardo (97).

Nelle foto  la cantina Antinori nel Chianti Classico e la Bodega Garzón Maldonado, Uruguay