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In Italia l’inflazione non saliva così tanto dal lontano 1984. Secondo uno studio dell’Istat, ad ottobre l’inflazione è arrivata addirittura al 12%; negli anni 80, era arriva a sfiorare questa percentuale, fermandosi all’11,9% appunto nel 1984. Era da allora che non si registravano impennate simili, legate oggi alle difficoltà legate al caro energia.

Per l’Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra nello scorso mese di ottobre un aumento del 3,5% su base mensile e dell'12% su base annua. Tale aumento è dovuto in primis al crescere dei prezzi dei beni energetici, che hanno visto un aumento da settembre del 73% e agli aumenti, anche se in proporzione inferiori, dei beni alimentari (+13,1%).

Secondo le stime, inoltre, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano da +10,9% a +12,7%, e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto da +8,4% a +8,9%. Per il Codacons, sarà di circa 3600 euro l’aumento per ogni famiglia. Solo per il settore degli alimentari, ogni famiglia in media annua spenderà più di 750 euro. Una previsione che preoccupa già per il prossimo Natale, con stime di spesa al netto ribasso.

Per il Codacons, il Governo Meloni dovrebbe disporre “subito il taglio dell’IVA sugli alimentari”. "Il governo intervenga con provvedimenti rapidi. Serve un accordo per una nuova politica dei redditi che salvaguardi salari e pensioni. Questa è oggi la priorità". Lo sottolinea su twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.