Victor Osimhen (foto: Depositphotos)
di Mimmo Carratelli

Sono tornati gli invincibili. Giocando da grande squadra e soffrendo nel finale però senza cedere, il Napoli inanella la nona vittoria consecutiva in campionato passando in rimonta sul campo dell'Atalanta (2-1). 
La sfida fra la prima e la seconda in classifica incorona il Napoli. È una prima fuga. È un primo timbro sullo scudetto. L'Atalanta arretra a otto lunghezze, rimane il Milan alle spalle degli azzurri, ma a debita distanza. 
In campo sette reduci dalla battaglia di Anfield. Le novità sono Juan Jesus, Zielinski, Lozano ed Elmas. Non c'è Kvaratskhelia (lombalgia) e sembra un azzardo Elmas a sinistra anziché Raspadori. Ma Spalletti ne sa una più del diavolo e proprio Elmas (autore del gol vittoria) è stato tra i migliori in campo, il più irriducibile nelle due fasi. 
E c'è stato soprattutto Osimhen che prima pareggia il vantaggio atalantino di Lookman (rigore) e poi serve a Elmas la palla del 2-1 dopo essere andato via a Demiral sulla destra, come fece a Roma contro Smalling. Da solo Osimhen ha tenuto continuamente in allarme la difesa bergamasca. 
Sulla scacchiera della partita, scontata la marcatura di Pasalic su Lobotka, ma lo slovacco è riuscito sempre a trovare lo spazio per guidare il Napoli interpretando un'altra grandiosa partita con grande presenza nella fase difensiva. 
Si temeva la preponderanza del centrocampo di Gasperini, ma Anguissa ha travolto Ederson, mentre Hateboer e Maehle sono venuti alla ribalta solo nel secondo tempo contro il Napoli più stretto sulla difensiva. 
Zielinski è stato gran protagonista nel primo tempo trascinando il Napoli all'attacco e pennellando per Osimhen il gol dell'uno a uno. Gasperini ha mosso a tutto campo Koopmeiners che marcava Zielinski arretrando e, sprintando sulla sinistra, si allungava in attacco. 
Al Napoli è mancato il miglior Lozano, chiuso sempre da Scalvini. Ha fatto meglio Politano quando ne ha preso il posto (64'). 
In difesa, Kim e Juan Jesus hanno concesso nulla alle proiezioni offensive dell'Atalanta. Olivera è stato libero di sostenere l'azione offensiva, nella ripresa molto presente in difesa. Di Lorenzo si è proposto in attacco e ha difeso bene. Meret ha sventato due tiri pericolosi (4' sul danese Hojlund, 19 anni, 1,91, molto attivo all'inizio, poi scomparso; 54' su Maehle e successiva traversa di Lookman). Musso non ha dovuto esibirsi in alcun intervento di rilievo. 
Il Napoli ha colpito con i pochi tiri in porta. I tiri a rete degli azzurri sono stati cinque. 
L'Atalanta comincia in velocità, segna su rigore con Lookman (19') per un braccio largo di Osimhen nell'area azzurra, ma a questo punto viene fuori il Napoli che conduce da padrone il primo tempo e rimonta dopo quattro minuti. Osimhen di testa mette a segno l'ottavo gol in campionato (23'). Elmas regala la vittoria (35'), un altro gol pesante dopo la rete al Lecce. 
Il Napoli tiene molto la palla nel primo tempo (62% di possesso). L'Atalanta deve subire. Lobotka e Anguissa spingono l'attacco, Elmas è un grosso punto di riferimento a sinistra costringendo Hateboer ad arretrare per marcarlo, Zielinski è bene in partita, Di Lorenzo spinge sulla destra, ma c'è poco Lozano come s'è detto. 
Nella ripresa, l'Atalanta si è impossessata della gara. Nel Napoli qualche sintomo di stanchezza (soprattutto Anguissa). La squadra di Gasperini ha invaso continuamente la metà campo azzurra, ha avuto qualche occasione, quella già citata di Maehle (54'), poi con Hojlund e Malinovskyi. 
Nel secondo tempo, sono venuti avanti Hateboer e Maehle. Spalletti inseriva forze fresche (64' Ndombele per Zielinski, e il franco-congolese si inseriva molto bene, Politano per Lozano). 
Gasperini rivoluzionava centrocampo e attacco (70' Malinovskyi per Pasalic e Zapata per Hojlund; 80' Boga per Lookman e De Roon per Kopmeiners; 86' Soppy per Hateboer). 
I cambi rinforzavano la pressione offensiva dell'Atalanta con inserimenti continui sulle fasce (Boga e Soppy a destra, Maehle e Malinovskyi a sinistra). Ma Meret non veniva più impegnato. Spalletti impiegava Simeone per Osimhen (75'), poi Gaetano per uno stremato Anguissa e Zerbin per Elmas (93'). 
Il Napoli ha difeso da grande squadra, mai correndo un vero pericolo di subire il pareggio. All'Atalanta resta la soddisfazione di avere impegnato la squadra-regina del campionato. Al Napoli la soddisfazione maggiore di andare in fuga. 
Si replica a stretto giro. Martedì al "Maradona" è di scena l'Empoli, poi l'Udinese prima della sosta mondiale.