Di Matteo Forciniti

Continua ad accumulare premi "Bosco", il film più visto dell'anno in Uruguay che affronta il tema delle radici attraverso i ricordi di una famiglia emigrata da un paesino della Toscana.

Nel fine settimana il documentario della regista Alicia Cano ha ricevuto il premio Morosoli per la categoria "immagine in movimento". Questi premi sono i più importanti riconoscimenti al mondo della cultura uruguaiana che vengono organizzati ogni anno dal 1995 dalla Fondazione Lolita Rubial presso la città di Minas in omaggio allo scrittore Juan José Morosoli.

A motivare la scelta di "Bosco", scrive la giuria nelle sue motivazioni, è stato il fatto di "essere un documentario basato su una storia personale e familiare in cui si intrecciano l'immigrazione, la ricerca delle radici e le loro prospettive esistenziali. Realizzato con assoluta libertà, viene ritratto un film onirico in cui, ricorrendo a una storia emotiva, delicata e raffinata, riesce a immergere lo spettatore in una favola che alterna realismo naturalistico e conferma dell'immaginazione come forma di conoscenza".

"Grazie alla sua affascinante fotografia e alla straordinaria capacità di montaggio, editing e suono" -prosegue la giuria- "si riesce a generare un limbo senza tempo in cui vengono evocate le immagini dei luoghi che il nonno (il protagonista del film) riesce a descrivere nei minimi dettagli anche se non le ha mai conosciute e queste immagini diventano magicamente reali. In un continuum attraverso inquadrature e sequenze con sfumature pittoriche, le sfocature della macchina fotografica accompagnano le transizioni tra passato e presente, tra Salto e Bosco, come se l'Oceano Atlantico non esistesse". 

"Bosco" è una coproduzione tra Uruguay e Italia (Mutante Cine e MyBossWas) ed è il frutto di 13 anni di lavoro della regista in un viaggio intimo alla scoperta delle proprie radici tra il protagonista -il nonno Orlando Menoni, scomparso nel 2020 a 103 anni a Salto- e un piccolo paesino della Lunigiana sospeso nel tempo dove sono rimasti a vivere solo 13 abitanti circondati dalla natura.

Il film era stato presentato per la prima volta nel 2020 in Olanda all'IDFA, il più grande festival di documentari al mondo. Da allora ha ricevuto diversi riconoscimenti tra l'Europa e il Sud America: in Italia ha ricevuto il premio speciale della giuria al Festival dei Popoli ed ha ottenuto il titolo di miglior film al Nuovi Mondi Festival e al Fluvione Film Festival nella sezione Appennino Doc. Attualmente si trova candidato ai premi Goya nella categoria come miglior film iberoamericano dopo lo straordinario successo di pubblico ottenuto in Uruguay dove ha letteralmente sbancato i botteghini dei cinemaRecentemente "Bosco" ha anche accompagnato i festeggiamenti per il 25esimo anniversario dell'Associazione Figli della Toscana in Uruguay che ha organizzato una proiezione aperta al pubblico dal forte contenuto emotivo.