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Franco Esposito

Sport e scandali. L'iniziale delle due parole intanto è identica, decisamente affini le due cose. In Italia vanno a braccetto sempre più spesso. Lo scandalo delle ginnaste presunte vessate da istruttrici luciferine e sottoposte a regimi alimentari che non andrebbe bene neppure per fachiri digiunatori. Il processo arriverà e allora scopriremo su quale pedana si esibisce la verità. 

Sport e scandali, uno dopo l'altro. In Italia, Paese di calciofili incorreggibili, tiene banco la questione delle plusvalenze. In particolare quelle che riguardano la Juve, che ne avrevbe combinate di ogni, di cotte e di crude   secondo l'accusa, obbligando la Procura Federale della Figc a riaprire il fascicolo. Quarantadue anni su sessantadue indagati vestirebbero  la divisa della Juventus. Si ipotizzano addirittura pesanti penalizzazioni in classifica. Noi curiosi di scoprire come finirà. Verrebbero esclusi nella circostanza i classici stantii "tarallucci e vino". 

Scandalo numero tre, limitando il tutto alla stretta attualità. I rimborsi pazzi del numero uno della sci nautico. Ma come  uno sport così marginale, senza offesa per nessuno, si è messo nella condizione di regalarsi uno scandalo tutto suo? Ebbene sì: il presidente della federazione sci nautico e il già tecnico federale della Fsw, Riccardo Baita, sono accusati di svariati episodi di truffa. Entrambi indiziati di peculato. 

Dagli atti la conduzione federale risulta piuttosto allegra, a voler praticare un grande sconto al presidente Luciano Serafica. Il fascicolo è in campo al procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e al pubblico ministero Giovanni Polizzi. 

Rimborsi pazzi del grande capo dello sci nautico, abile nel mettersi fuori controllo. E a spendere e spandere: cene stellate e viaggi mai interrotti, neppure in periodo di lockdown. Ci sono addirittura due Gratta E Vinci pagati con i soldi pubblici, ovviamente. Ma anche cene in ristoranti con conti da 400 (sì, quattrocento) euro e bottiglie di vini di alto pregio. Tutto pagato con denaro dello Stato. Il presidente Luciano Serafica aveva scoperto gli agi e le esagerazioni del paese di Bengodi. 

Soldi dello Stato, e non solo: il grande capo dello sci nautico italiano, in realtà, avrebbe speso i finaziamenti del Coni Secondo la Procura di Milano, utilizzati dallo stesso presidente federale in carica dal 2014.  Luciano Serafica è accusato di peculato e con lui risulta iscritto Riccardo Baita, il già tecnico federale, per vari episodi di truffa "ai danni della federazione e, in concorso, con Serafica".

Partita nel maggio scorso, l'inchiesta del Nucleo economico-finanziario della Guardia di Finanza di Milano contesta a Luciano Serafica "293 pasti in circa quattro anni, pagati con la carta di credito della Federazione, a lui in uso". Un botto decisamente clamoroso, una truffa epocale, in rapporto a quella che è la grandezza e l'importanza della federazione presieduta da Serafica. 

Il presidente e il tecnico Baita sono indagati anche per "aver raggirato la federazione". Come, come? Semplicemente questo: "Baita e la sua famiglia, fra cui il figlio atleta, si sarebbero fatti rimborsare mille euro per spese inerenti a un allenamento a Fuerteventura, alla Isole Canarie, tra il 23 dicembre 2020 e il 7 gennaio 2021, in pieno lockdown". 

Allenamenti a cui erano stati invitati soltanto Baita, la moglie e il figlio atleta. E da questo punto che partono le intercettazioni, con il presidente e il suo allenatore di fiducia ignari di essere stati messi sotto controllo. "Ci stanno tagliando le note spese a tutti", diceva Serafica intercettato la scorsa primavera dalla Guardia di Finanza, che aveva effettuato una perquisizione in Federazione. 

Ancora Serafica, "Sono nella merda". La Procura di Milano è dell'avviso che le spese sui pasti "eccedevano il massimale di trenta euro a persone previsto". E si trattava di pranzi e cene "non con funzioni di rappresentanza o non accompagnati da giustificativi". A conferma della presunta allegra gestione che si era instaurata all'interno della Federazione. Letteralmente pilotata fuori controllo. O meglio, controllata a uso e consumo del vertice. 

Tra le varie imputazioni di truffa c'è anche una relativa a due contratti stipulati nel 2021 tra la Fsw, a seguito di delibera d'urgenza firmata da Serafica e una società di Baita, la NaWorld Com srl. "uno da 18 mila euro per la realizzazione di video, l'altro di 12 mil euro per la promozione social". Le attività previste dai contratti non sarebbero, in realtà, state realizzate, 

Baita avrebbe comunque incassato oltre 15 mila euro dalla Federazione. E secondo l'accusa, avrebbe ottenuto altri rimborsi "non dovuti". Quattromila euro per un allenamento in Francia, a Lacanau. Capito, gente, come sarebbero andate le cose in federazione con il duo Grafica-Baita?