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Regionali Lazio: esplode la "grana" D'Amato. Il Movimento 5 Stelle si mette di traverso e boccia il ticket col Pd, affossando la candidatura a governatore dell'assessore (uscente) alla Sanità e integrazione Socio-Sanitaria della giunta Zingaretti. Insomma: le speranza di un'intesa fra dem e grillini è tramontata prima ancora di nascere. E' stata la leader grillina ed, a sua volta, aspirante presidente della Regione, Donatella Bianchi, volto noto della Rai (dove conduce "Linea Blu"), a dire no al candidato del Nazareno. "Non ci sono i margini", ha spiegato l'esponente dei 5 Stelle in un'intervista rilasciata al "Fatto Quotidiano". Eppure Alessio D'Amato aveva già incassato il "via libera" da Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova. Da qui l'idea di proporsi anche ai pentastellati in termini di candidatura unitaria, per provare a battere il centrodestra che ha schierato ai nastri di partenza l'ex "numero uno" della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca. "Da parte mia le porte sono sempre aperte, anche per un accordo in extremis. Se Donatella Bianchi volesse fare un ticket sarebbe una cosa gradita", aveva detto, non più tardi di due giorni fa, D'Amato. Nulla da fare. "Non è questione di poltrone, ma di programmi" ha tagliato corto la Bianchi. Sul banco degli imputati è finito il termovalorizzatore di Roma, non sgradito ai dem, come avrebbe certificato il "semaforo verde" acceso dal sindaco Roberto Gualtieri. "Il Pd vuole un inceneritore, cioè un impianto che costerà moltissimo a tutti i cittadini e che quando sarà ultimato, sarà obsoleto. Non ci sono margini", ha sbottato la Bianchi. Morale della favola, una volta incassato il "niet" grillino, i dem hanno alzato il tiro contro la candidata grillina incalzando sia lei che il Movimento sul terreno della trasparenza. "La Bianchi è stata messa in campo da Conte solo per tentare di far perdere il Pd e consegnare il Lazio alla peggiore destra presente in Italia. Ribadiamo che la Rai non è un autobus", ha tuonato il segretario romano del Pd Andrea Casu. "Appena eletta Presidente della Regione chiederò l'aspettativa in Rai", si è limitata a controbattere la candidata M5S. Parole, le sue, che non hanno placato le ire dem. "Deve mettersi in aspettativa per tutta la durata della campagna elettorale e del mandato. Tanto più che il prossimo anno Conte parrebbe volerla candidare alle europee capolista 5S per il centro" ha contrattaccato Casu.