Pioggia
Depotisphotos

Le precipitazioni con pioggia e neve sono importanti dopo un 2022 in cui si è registrata la caduta del 30% di precipitazioni in meno, rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, con fiumi e laghi a secco, ma anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo dell’ondata di maltempo del ciclone Thor con l’allerta della protezione civile in sette regioni con vento forte, mareggiate e neve. La mancanza di neve in questa stagione – sottolinea la Coldiretti – crea difficoltà anche per l’agricoltura, secondo il vecchio adagio contadino “sotto la neve il pane”, ed insieme alla pioggia è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi. Gli effetti sono evidenti con i grandi laghi che – continua la Coldiretti – hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 21% di quello Maggiore al 22% di Como fino al 36% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è a -3,1 metri.

A preoccupare sono i forti temporali con precipitazioni violente che provocano danni diretti sui terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con frane e smottamenti. Il caldo anomalo ha favorito peraltro il risveglio vegetativo delle piante da frutto come noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle dove iniziano ad aprirsi le gemme a fiore fuori stagione con il rischio concreto che vengano danneggiate dall’annunciato brusco abbassamento delle temperature, in un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare fino ad ora una temperatura superiore di 2,09 gradi la media storica ma l’anomalia è stata addirittura di 2,54 gradi nel centro Italia e di 2,65 gradi nel mezzogiorno secondo la banca dati aggiornata Isac Cnr. Il rischio concreto è che – conclude la Coldiretti –repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti di frutta e sul carrello della spesa.

Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – precisa la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro.