Il presidente della Juve, Andrea Agnelli (Depositphotos)

Si è iniziata presso la Corte federale d'Appello a sezioni unite, la discussione sull'istanza di revoca della sentenza di assoluzione presentata dalla Procura della Figc relativa alla riapertura del caso plusvalenze che vede coinvolta la Juventus e altri otto club (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara). Nella vicenda sono coinvolti anche 52 dirigenti o ex dirigenti fra i quali Agnelli, Nedved, Arrivabene e Cherubini. Per prima cosa, dunque, verrà discussa l'ammissibilità del ricorso di revocazione dopo che la stessa Corte federale aveva assolto, nel maggio 2022, i club e dirigenti coinvolti. La Procura federale ritiene che l'inchiesta della Procura della Repubblica di Torino abbia fatto emergere nuovi elementi e qualora l'istanza dovesse essere accettata, il procuratore Chiné procederebbe con la richiesta delle sanzioni per le società e i soggetti interessati.

Se per la Juve il procuratore federale Chiné ha chiesto una penalizzazione di 9 punti (e l'inibizione dei dirigenti deferiti), per gli altri dirigenti e club coinvolti (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara) ha chiesto invece solo un'ammenda come era accaduto nel primo processo sulle plusvalenze.