(foto Depositphotos)

Il governo Meloni taglia il nastro dei primi cento giorni di governo e a tirare le somme è Giambattista Fazzolari, senatore di FD e sottosegretario all'Attuazione del programma, che ha dichiarato come questi primi cento giorni “sono stati nel complesso molto positivi e tutti gli indicatori lo confermano: dallo spread in discesa, alla borsa che sale, ai dati di crescita del Pil. Ma quello che ci rende più fieri e l’alta fiducia di imprese e famiglie”. Fiducia per il futuro quindi, ma anche un po’ di sana autocritica, “Non siamo riusciti a raccontare bene le cose che abbiamo fatto, eravamo troppo impegnati a farle... c’è stata distanza tra quello che si raccontava che avremmo voluto fare e quello che stavamo facendo. Una narrazione interessata la forza di opposizione e parte della stampa su alcuni provvedimenti”. Per Fazzolari, la priorità resta comunque l’energia, “Bisogna procedere spediti sull’efficientamento delle reti di trasmissioni dell’energia e della produzione domestica”. Chi invece si dichiara per nulla soddisfatto dell’esecutivo, è Maurizio Landini, leader della Cgil,"Questo governo spacca il Paese, pensa di poter cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza e sta di fatto delegittimando i corpi intermedi convocando tavoli di confronto finti”. Per il Segretario, il momento che sta vivendo l’Italia è chiaro e lo dimostrano tutti gli indicatori, “Il Paese è appunto spaccato, tutti gli indicatori lo confermano, dallo spread in discesa, alla borsa che sale, ai dati di crescita del Pil”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome