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Il terremoto di magnitudo 7,8 avvenuto fra Turchia e Siria nella notte fra il 5 e il 6 febbraio è il quarto più violento registrato in quelle zone a partire dal 1668. In quell'anno, infatti, la Turchia venne scossa da due sismi violenti: il primo, di magnitudo 7,8 arrivò in luglio e provocò un numero di vittime stimato fra 5.000 e 10.000; il secondo, di magnitudo 8, a metà agosto uccise circa 8.000 persone.

Per la Siria, un terremoto confrontabile risale al 1202, con una magnitudo stimata di 7,6.

Il terremoto di magnitudo 7,8 avvenuto in Turchia è stato mille volte più forte rispetto a quello che nel 2016 ha colpito Amatrice e 30 volte più forte rispetto a quello dell'Irpinia del 1980.

A livello internazionale, terremoti di questa intensità sono naturalmente rilevanti, ma sono preceduti dalla lunghissima lista dei sismi di magnitudo 8 e 9, fino ad arrivare al più violento mai registrato, quello di magnitudo compresa fra 9,4 e 9,6 avvenuto nel 1960 in Cile.
Sono stati 14 i violenti terremoti di magnitudo uguale o superiore a 9 avvenuti nel mondo dal 1604, quando l'Alaska venne scossa da un sisma di magnitudo 9,2; il più forte mai registrato è stato però quello che il 22 maggio1960 fece tremare il Cile, a Valdivia, con una magnitudo compresa fra 9,4 e 9,4 e che provocò uno tsunami che raggiunse le coste di Hawaii, Giappone, Filippine, quelle orientali della Nuova Zelanda, quelle sudorientali dell'Australia e le isole Aleutine.

Fra le scosse di magnitudo pari o superiore a 8, sono state 31 quelle finora registrate. La più violenta delle quali è avvenuta nel 1700 nel Pacifico, con una magnitudo stimata di almeno 8,7. Appartiene a questo secondo gruppo anche il terremoto più violento registrato in Turchia, quello dell'agosto1668 che aveva colpito l'Anatolia, la stessa zona nella quale la terra ha tremato oggi.
La Turchia e la Siria sono presenti anche nella classifica dei terremoti che nella storia hanno mietuto più vittime: sono state 250.000 quelle stimate quando la terra tremò in Turchia nel 526 e 530.000 quelle del terremoto che pochi anni dopo, nel 533 scosse la Siria.
Punto di incontro di tre placche continentali e attraversata da due grandi faglie, la Turchia è un Paese ad alto rischio sismico e nella sua storia si contano a decine i terremoti di magnitudo uguale o superiore a 7. Nel '900 sono stati 13 e quello avvenuto oggi è il terzo del XXI secolo, dopo quello di magnitudo 7,2 del 2011 e quello di magnitudo 7 del 2020.