di ROBERTO ZANNI*
Leggendo il suo curriculum, l'assegnazione del giovane Giovanni Iannuzzi a lavorare con gli altri al Servizio Stampa e Informazione del Ministero degli Esteri (lontanissima nel tempo, conclusa nel 1991, da allora è cambiato il mondo), rappresenta l'unica esperienza (chiamiamola così) "editoriale" dell'ambasciatore, le velleità della consorte invece non le prendiamo in considerazione. Iannuzzi però, invece di pensare al lavoro per il quale è pagato in maniera molto profumata (oltre 200.000 euro all'anno, casa, auto, pranzi tutto gratis giusto?), ai tanti problemi esistenti, a cominciare dal contestatissimo rilascio dei passaporti e delle cittadinanze, nella rappresentanza italiana a Montevideo, si trasforma in un esperto di giornalismo, oltretutto rimangiandosi quanto dichiarato ufficialmente soltanto qualche tempo prima (come dettagliatamente riportiamo a parte) e si pone l'obiettivo (ma non ci riuscirà) di far chiudere un'azienda editoriale togliendo il lavoro a diversi connazionali e non. Ma al di là del suo camaleontico comportamento (meriterà attenzione e soprattutto spiegazioni e tante in un'aula del tribunale) diventa interessante esaminare le sue affermazioni, ufficialmente formulate nelle relazioni annuali  con parere negativo inviate da due anni al Dipartimento per l'Editoria col proposito di non far concedere a "La Gente d'Italia" il dovuto contributo previsto dalla legge. Sono diversi i punti sui quali ci si deve soffermare. E si tratta di non verità, contraddizioni, marchiani errori che stranamente non hanno nemmeno insospettito chi era preposto alla decisione al Dipartimento per l'Editoria: perché? Qui ne riportiamo soltanto cinque, i più eclatanti.

1) "La Gente d'Italia" viene distribuito in Uruguay con "El Pais", che, conferma Iannuzzi, "conta la maggior tiratura in questo Paese", ma allo stesso tempo, sempre sue parole "non è rilevabile la penetrazione tra la Collettività".  Insomma non è sufficiente per "penetrare" la Collettività avvalersi del mezzo di informazione più popolare e venduto in Uruguay. Allora quale soluzione alternativa propone l'esperto Iannuzzi? Le biciclettate? O la pubblicità dell'Ambasciata, a pagamento, proprio su El Pais che allora se è utilizzato da Iannuzzi va bene, ma da "Gente d'Italia" invece no?
2) Dice ancora: "Numerosi articoli risultano integralmente ripresi dalle maggiori agenzie generalistiche". Se non lo sa, glielo diciamo noi: dal New York Times al Corriere della Sera, dai grandi ai piccoli media, ogni mezzo di informazione che si ritenga tale si avvale delle "agenzie". Le internazionali Reuters, AP poi nazionali come Ansa o EFE fino alle più piccole, a volte specializzate in determinati settori, con le quali si sottoscrive un abbonamento: per quale motivo non dovrebbe farlo "La Gente d'Italia"? E poi attenzione: può il signor ambasciatore comprovare (giorni di uscita, ora di pubblicazione) la sua affermazione e inoltre ha la percentuale degli articoli d'agenzia pubblicati rapportata alle produzioni autonome generate dal lavoro dei giornalisti, professionisti e pubblicisti, che scrivono in esclusiva per "Gente d'Italia"?
3) "Gli articoli in spagnolo quasi mai riguardano l'Italia". Falso, casomai è il contrario, quasi sempre gli articoli pubblicati in lingua spagnola riguardano le comunità italiane del Sud America e non riprendono le notizie già presenti nella stampa uruguaiana. E se ci sono notizie sullo stesso argomento in diversi mezzi di informazione, beh caro ambasciatore allora vuol dire che lei proprio non legge i media. Un esempio: quando Luca Ventre è stato ucciso nella sua ambasciata, la notizia non l'hanno riportata tutti i mezzi d'informazione, anche con la stessa fonte e medesime parole? Le esclusive nei tempi internet sono davvero poche, la differenza (noi lo dimostriamo anche grazie a lei) la fanno le opinioni espresse, le inchieste, questo è giornalismo.
4) Preludio per arrivare all'accusa anticostituzionale: "La crescente vena accanitamente provocatoria e polemica... tanto che è apparso un giornale teso a privilegiare le polemiche inutilmente divisive... come se lo scopo fosse gestire un'arena di scontro a prescindere dalla corretta, completa e accurata informazione". Ecco: cosa vuol dire "corretta, completa e accurata informazione"? Chi lo decide? Si vogliono ripristinare le famigerate veline del Ventennio, casomai dettate da lei, la sua ambasciata, la politica e i politici a lei legati per svariati motivi? Viene il sospetto che il Dipartimento dell'Editoria e Iannuzzi non abbiano mai letto un giornale. Un esempio: mai sentito parlare del Watergate, sì quella stramba storia che coinvolse e travolse l'amministrazione Nixon (non un consolato o un'ambasciata, ma la presidenza degli Stati Uniti)? Si chiama giornalismo d'inchiesta (i media che ne fanno uso vengono chiusi solo dove esistono dittature, Cuba, Venezuela, Cina eccetera) non piace mai in alto dal momento che generalmente racconta le verità nascoste e scomode per il potere come quelle, nel suo piccolo ovviamente, svelate da "Gente d'Italia" a cominciare dalla truffa Cario per arrivare fino alla costruzione della oggi deserta (purtroppo l'avevamo previsto) Cancelleria Consolare da due milioni di dollari voluta a tutti i costi da qualcuno  (tanti costruttori-politici)  per qualche... ignoto motivo. Possiamo capire che per Iannuzzi tutto ciò possa rappresentare un pericolo e quindi doveva agire con il fido filibustiere che non parla italiano, quel Aldo Lamorte che non paga le fatture (dopo aver ricevuto un regolare servizio, in questo caso proprio da "Gente d'Italia") e vota con i certificati elettorali altrui, un bel compare per il primo rappresentante dell'Italia in un Paese straniero...
5) Dice ancora Iannuzzi che "La Gente d'Italia" ha recato un indubbio danno al "Sistema Paese". Ma siamo impazziti? "Sistema Paese - afferma la Farnesina - è uno strumento che si aggiunge al sostegno fornito quotidianamente da Ambasciate, Consolati e dagli ex uffici ICE al sistema delle imprese italiane all'estero. Grazie al lavoro di analisi e di proposta delle nostre Reti all'estero viene delineato per ciascun Paese, a cadenza semestrale, un quadro sintetico della situazione macro-economica, delle opportunità di mercato, degli ostacoli agli scambi e degli investimenti, nonché dei progetti di iniziative promozionali tra i diversi attori del 'Sistema Italia". Ma che c'entrano i giornali? Forse per Iannuzzi dovremmo fare pubblicità gratuita a pasta, pomodori, auto eccetera? Ma il danno, se vogliamo seguire l'assurdo ragionamento dell'ambasciatore,  è stato "perpetrato" anche dal Parlamento italiano nella scorsa legislatura visto che grazie soprattutto alle nostre inchieste, servizi, testimonianze e accuse nei confronti di Adriano Cario (nato a Montevideo) - esclusive di "Gente d'Italia" riportate dalle agenzie, vero Iannuzzi? - lo stesso è stato finalmente dichiarato decaduto il 2 dicembre 2021, lasciando il seggio al senato ottenuto con i brogli al legittimo detentore l'onorevole oggi senatore Fabio Porta. E lo stesso discorso vale per Lamorte pescato dal nostro bravo collega Forciniti mentre vota e si filma con il plico intestato ad altra persona......
Iannuzzi, Iannuzzi, perché questo astio nei nostri confronti? Era riuscito finalmente a fine carriera  a farsi far nominare "ambasciatore" ( non di grado.....quella nomina  spetta al Consiglio dei ministri su richiesta del ministro degli esteri e non crediamo che lei sará nell'elenco del prossimo anno col casino che sta combinando alla Farnesina e in Uruguay....) avrebbe terminato in pace ricevendo anche qualche premio, invece........si allea con Lamorte politico chiacchierato e non solo per i brogli elettorali per i quali é stato denunciato alla Procura della repubblica...
Eppure Eccellenza Iannuzzi, lei era stato accolto da noi come  tutti i suoi predecessori con i tappeti rossi e il giusto rispetto che si deve al rappresentante della Repubblica italiana inviato nel Paese... Ricordo che il Direttore Porpiglia era entusiasta..."É un Lasalliano come me, ha studiato a Villa Flaminia, dai Fratelli delle scuole cristiane, sarà un otttimo ambasciatore....."   invece ha cominciato a spararci addosso, dalla sua prima relazione ( la redazione di Gente d'Italia non esiste...é un punto d'appoggio....)  fino ad allearsi addirittura con un personaggio politico locale che calpesta tutte le regole e le leggi....perché?????  Glielo ha suggerito ( o imposto)  qualcuno?
Ora dovrà spiegarlo ai giudici.....e stia certo addio promozione a "Ambasciatore" di grado....con tanti soldini in piú sulla pensione....
*Roberto Zanni
Condirettore Gente d'Italia