Ma insomma, chi controlla il controllore? È possibile che l'onorabilità e l'affidabilità di noi giornalisti e delle maestranze di questo giornale, che ha preso vita quasi 25 anni fa, debbano essere messe in discussione da un ambasciatore (alla sua prima esperienza in tal senso) e da una maggioranza striminzita (!0 a 8) di amici politici del capo di fatto del Comites di Montevideo, quel Lamorte accusato di brogli  elettorali? Perché Iannuzzi  ha scritto tra l'altro che "non è rilevabile  né misurabile la penetrazione del giornale tra la collettivitá..." e ancora :" un giornale teso a privilegiare le polemiche inutilmente divisive ....come se lo scopo fosse gestire un arena di scontro a prescindere dalla corretta e completa e accurata informazione..."  per far venire meno i presupposti validi per ottenere il contributo legale che spetta a tutti i giornali e di conseguenza far chiudere 'La Gente d'Italia'? Perché il dipartimento per l'Editoria ha accettato il loro verdetto (hanno detto che non serviamo a nulla e per questo motivo siamo stati tagliati fuori dai contributi per l'editoria) senza fare i dovuti controlli? Perché la Farnesina o il Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio non hanno mandato qualcuno qui in Uruguay a farsi un giro nella collettività italiana per capire se davvero siamo importanti o meno? Di certo magari almeno avrebbero registrato il malcontento che c'è nella cittadinanza per gli interminabili ritardi nella chiusura delle pratiche per i passaporti, per esempio. Oppure avrebbero potuto vedere l'inutilità della cattedrale nel deserto, la nuova cancelleria consolare costata due milioni di euro per niente, "per stare piú"comodi nel salone di attesa laddove non c'é attesa perché da sempre si entra per appuntamenti....."  O anche ascoltare la rabbia per i brogli elettorali che ha visto come protagonista indiscusso Lamorte. O ancora  cercare di avere nuovi elementi sull'assassinio di Luca Ventre, ammazzato all'interno dell'ambasciata. Invece, niente. 'La Gente d'Italia', per queste due persone, deve chiudere. Per far tacere un giornale vero che non pubblica marchette, confezionato da giornalisti veri, che si avvale addirittura del diritto di critica, riconosciuto dalla nostra Costituzione, non dai due di cui sopra. E dunque a rischio il posto di noi giornalisti, collaboratori, impiegati, e dell'indotto che vi gira intorno. Per colpa di due persone che, ovviamente, si prenderanno le proprie responsabilità, penali e civili, davanti la legge. Sarà che siamo impazziti noi negli ultimi due anni, se ambasciatore e Comites (neanche nell'intera maggioranza, aggiungiamo) hanno deciso di farci estromettere dai requisiti validi per il Dipartimento a differenza dei loro predecessori che invece ci hanno sempre confermato la nostra professionalitá. Oppure sono impazziti Iannuzzi e Lamorte. Di certo, mai come ora, c'è bisogno della verità. Noi diremo la nostra (atti alla mano, non parole), Iannuzzi e Lamorte la loro (per loro ci auguriamo non siano solo parole). Di certo prossimamente saremo a Roma   dove segnaleremo a chi di dovere l'intera vicenda, sempre con dati alla mano sulla realtà del giornale (dati di diffusione, mail di decine e decine di comitati a nostro favore che smentiscono senza dubbio alcuno quanto affermato da Iannuzzi e Lamorte, un archivio lungo quasi 25 anni e circa 2000 pagine sulla  collettivitá italiana in Uruguay dove si evince facilmente la nostra perentorietà nel territorio e una rassegna stampa (con tanti articoli non solo nostri) dove si racconta delle 'mirabilie' di ambasciatore e capo del Comites. Delle due persone, insomma, che si sono arrogati il diritto di mettere a tacere un giornale dove lavorano professionisti seri, con una vera diffusione. E pensare che l'anno scorso Iannuzzi, ricevendo una delegazione del Pd, disse che problemi non ce n'erano con 'La Gente d'Italia'... che tutte le incomprensioni sono state risolte. Insomma, un'altra presa in giro. Caro ambasciatore, da cosa nasce questo astio verso di noi? Eppure non abbiamo fatto altro che raccontare la verità. Aiutandola anche quando ci ha chiesto una mano ( le mail sono conservate.....) Una verità che, a volte, lo sappiamo, può fare male. A volte, molto molto male.... Come quando nel maggio del 2020, in piena pandemia, a qualche italiano in difficoltà economica che chiedeva un aiuto per acquistare un passaggio aereo sul volo "umanitario" Montevideo-Roma (600 euro solo andata!!!!!) l'ambasciata rispose "SI ARRANGI!!!!!" ( riproduciamo la prima pagina del giornale di allora......) É anche questa la vendetta????? 

Vedremo cosa ne pensa la magistratura....