ROMA - Verrà presentato il prossimo 25 marzo il Rapporto di previsione "L'economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta" a cura del Centro Studi Confindustria. Il convegno inizierà alle 10.30, sia nella sede di Confindustria, in Viale dell'Astronomia 30, che online su www.confindustria.it.
L'economia italiana nel 2022, nonostante gli straordinari rincari dell'energia, l'aggressione russa all'Ucraina e l'impennata dell'inflazione, ha tenuto molto meglio dell'atteso.
Gli investimenti hanno guidato, insieme all'export che sembra seguire traiettorie migliori di quelle registrate dagli altri principali paesi europei. L'industria ha limitato i danni nonostante il fardello dei costi.
Il 2023 si è aperto con una schiarita: il prezzo del gas è sceso in misura marcata pur rimanendo sopra i livelli storici. Ciò accelererà il rientro dell'inflazione che però è ancora alta e spinge la BCE a continui rialzi dei tassi. Gli impatti negativi di inflazione e politica monetaria sono oggi le principali ombre sullo scenario.
Si riuscirà a schivare anche questo scoglio? L'economia italiana è attesa tornare a crescere a tassi dello zero virgola o sarà in grado di innalzare il potenziale, anche grazie all'implementazione del PNRR, dando maggior slancio a investimenti e produzione?
A queste domande risponde il Rapporto che sarà presentato sabato prossimo.