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ROMA - L’Ufficio Inps di Venezia non liquida le pensioni ai connazionali residenti in Argentina ma non ancora iscritti all’Aire. È quanto denunciato dal deputato Pd Fabio Porta che, in una interrogazione ai Ministri del lavoro e degli esteri, Calderone e Tajani, chiede di dare precise disposizioni per sbloccare il pagamento di quanto dovuto.
Nella premessa, Porta spiega che “da circa un anno il Polo INPS specializzato per il pagamento delle pensioni in Argentina – Direzione provinciale INPS Venezia – si rifiuterebbe di pagare le pensioni ai soggetti residenti in Argentina i quali non sono o non sono ancora iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE); si tratta per la maggior parte di connazionali residenti in Argentina i quali hanno già acquisito il diritto a pensione, sia tramite il meccanismo della totalizzazione dei contributi previsto dalla Convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Argentina sia in regime autonomo, e hanno presentato la domanda al Polo specializzato secondo le procedure previste dalla normativa convenzionale vigente e solitamente tramite patronato”.
“I tempi di iscrizione all'AIRE spesso risultano molto lunghi – anche oltre un anno – a cause delle complesse procedure e dei tempi di esecuzione delle stesse da parte dei Consolati e dei comuni interessati”, continua Porta. “Molti connazionali residenti in Argentina, nonostante abbiano perfezionato il diritto alla pensione INPS e abbiano adempiuto correttamente e tempestivamente alla presentazione della domanda di pensione, non possono riscuoterla perché, a quanto consta all'interrogante, il Polo territoriale INPS di Venezia non eroga la prestazione fino a quando non viene completato il lungo e farraginoso iter di iscrizione all'Aire”.
“La decisione del Polo territoriale INPS di Venezia di applicare requisiti immotivatamente rigidi e di non accettare l'autocertificazione della residenza dei richiedenti la pensione, sempre inserita nella stessa domanda di pensione, così come previsto invece dalla legge n. 15 del 1968 e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, - riporta il deputato – starebbe creando disagi umani ed economici a centinaia di nostri connazionali”.
Ai due ministri, dunque, Porta chiede di sapere “se il Governo sia a conoscenza della condotta del Polo territoriale INPS di Venezia e non ritenga che, tenuto conto che la pensione è un diritto inalienabile garantito dalla nostra Costituzione, per la liquidazione della pensione ai soggetti residenti in Argentina sia sufficiente l'autocertificazione degli interessati per dimostrare la loro residenza in quel Paese” e “se il Governo ritenga opportuno dare disposizioni al Polo territoriale INPS di Venezia di liquidare comunque le pensioni dei nostri connazionali in Argentina che ne hanno diritto, in attesa che le procedure per l'iscrizione all'Aire – che non inficiano e non devono inficiare il diritto a pensione – facciano il loro regolare corso”.