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Giornata di lutto nazionale oggi in memoria delle vittime dell'alluvione in Emilia-Romagna.

Ci sono ancora "20mila persone che non possono tornare nelle loro abitazioni" dopo l'emergenza in Emilia-Romagna.

Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ospite di Sky Tg24.

Bonaccini ha precisato che "per fortuna oltre 15mila persone sono rientrate nelle loro abitazioni, eravamo a oltre 36mila fuori casa" dopo l'alluvione del 16 maggio.

Alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "chiederemo con il governo l'attivazione di quel fondo di solidarietà europeo che interviene in occasione di catastrofi, che chiedemmo nel 2012 dopo il terremoto, quando ricevemmo oltre 600 milioni di euro dall'Unione europea", ha aggiunto  Bonaccini.  "Credo che ci siano le condizioni per avere alcune centinaio di milioni di euro che saranno un'ulteriore boccata di ossigeno per far fronte a questa situazione", ha concluso Bonaccini.

Per evitare che catastrofi come quella dell'alluvione in Emilia-Romagna diventino una costante "bisogna investire di più sulla prevenzione. Purtroppo l'Italia dal dopoguerra a oggi ha investito poco sulla prevenzione e molto in emergenza". Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ospite di 'Storie Italiane' su Rai1. "Noi dobbiamo sapere che sempre meno va consumato suolo per tendere allo zero, sempre più va rigenerato ciò che è abbandonato, degradato o da bonificare", ha ribadito Bonaccini. Dopo l'alluvione "dovremo ricostruire tutto quello che è possibile, sapendo che vanno ridisegnati alcuni territori, chiamando alcuni esperti per ridisegnarlo anche in funzione del mondo nuovo in cui stiamo vivendo", ha chiarito Bonaccini precisando che "quando l'acqua si ritirerà dalla pianura, se davvero garantiremo i ristori come istituzioni, Governo e Unione europea, l'Emilia-Romagna ripartirà come e più di prima".

MUSUMECI ALLA CAMERA

"È prevista l'assegnazione ai nuclei familiari di un contributo, per l'autonoma sistemazione, di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 per le famiglie con due persone, 700 per quelle con tre, 800 per quelle con 4, fino a un massimo di 900 euro mensili.

Qualora siano presenti portatori di handicap o disabili è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuno dei soggetti indicati".

Così il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nella sua informativa urgente alla Camera sull'alluvione in Emilia Romagna.

RISCHIO INFEZIONI

Le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute. Lo segnala il Comune di Ravenna, citando un documento dell'Ausl Romagna, sui pericoli potenziali e sulle norme di comportamento che anche i volontari impegnati da più parti in questi giorni nella pulizia dei luoghi allagati devono tenere, oltre ai consigli per la pulizia e la disinfezione.
Tra le indicazioni, "indossare sempre stivali o calzatura robusta per proteggervi. Evitare ciabatte e infradito", "evitare che i bambini giochino col fango e con l'acqua", "indossare i guanti quando si prevede il contatto e aver cura di lavare bene le mani con sapone e acqua corrente, al termine", "i vestiti contaminati da fango e liquami devono essere lavati in acqua calda".