Piani militari, programmi nucleari e strategie in caso di attacco.

Portando centinaia di documenti classificati dalla Casa Bianca a Mar-a-Lago, dove sono stati esposti ad un via vai continuo come fossero oggetti di un qualunque trasloco, Donald Trump ha messo a rischio gli Stati Uniti e violato le leggi americane.

E' questa la pesante conclusione del procuratore speciale Jack Smith che ha incriminato il tycoon con ben 37 capi d'accusa nell'ambito dell'indagine sulle carte segrete di Mar-a-Lago e adesso chiede un processo "rapido" per il primo ex presidente americano ad affrontare accuse federali e a rischiare l'arresto anche se dovesse tornare alla Casa Bianca.

La notizia della seconda incriminazione in pochi mesi, dopo quella per il caso dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels, l'ha anticipata giovedì sera lo stesso Trump sul suo social media Truth annunciando di essere stato convocato per martedì prossimo in un tribunale di Miami. "Questo è un giorno buio per l'America. Siamo un Paese in serio e rapido declino", ha attaccato dal suo bunker di Bedminster. Quasi 24 ore e decine di speculazioni di media ed analisti dopo il dipartimento di Giustizia ha reso noti gli atti di accusa a carico dell'ex presidente. "La violazione dei segreti militari ha messo gli Stati Uniti in pericolo", ha dichiarato il procuratore in una breve dichiarazione.

Tra le carte classificate sequestrate dall'Fbi lo scorso 8 agosto, infatti, ci sono piani del Pentagono contro evetnuali attacchi, elenchi di armi e strategie di difesa, informazioni sui punti deboli degli Stati Uniti e perfino carte sulle capacità nucleari non solo dell'America ma anche di Paesi stranieri. In tutto 102 file - 27 trovati nell'ufficio di Trump, 75 nel magazzino - con un classificazione che va da "top secret" a riservati". Non solo, dall'accuse emerge che le scatole con i documenti segreti fossero conservate in un modo a dir poco imprudente, nascoste dentro ad una doccia, in una camera da letto e addirittura nella sala da ballo di Mar-a-Lago dove si tenevano decine di ricevimenti.

In una foto quasi incredibile si vedono i contenitori impilati sul palco della White and Gold Ballroom da gennaio al 15 marzo 2021, per poi essere spostati dallo stesso ex presidente con l'assistente Wal Nauta, anche lui incriminato. "Jack Smith è uno squlibrato e un mio hater", ha attaccato Trump dopo la pubblicazione dell'accusa. Il tycoon, che in queste ore ha liquidato i suoi avvocati Jim Trusty e John Rowley e ha deciso di farsi rappresentare da altri due studi locali, ha annunciato che martedì in Florida si dichiarerà innocente. Nell'aula del tribunale si troverà davanti la giudice Aileen Cannon, nominata da lui stesso, allora presidente, nel 2019. Fu lei l'anno scorso a decidere di rinviare la perquisizione dell'Fbi in Florida, sentenza che fu poi ribaltata, e sarà lei a stabilire una data per il processo. Anche in questo caso la sua sentenza potrà essere contestata allungando ulteriormente i tempi del procedimento, come vorrebbero gli avvocati di Trump che tenteranno ad ogni costo di evitare un processo prima delle elezioni presidenziali del novembre 2024. Ma il procuratore speciale ha fatto sapere che chiederà un processo "rapido nel rispetto dell'interesse pubblico e i diritti dell'imputato".