Conclusa la settimana di insediamento del nuovo Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, dai Consiglieri del CGIE del Centrodestra abbiamo ricevuto questa lettera.

 

Rapporto a Mirko Tremaglia

Caro Ministro, Caro Mirko,

ti chiediamo perdono per non  essere stati capaci di impedire il suicidio del CGIE.

Sappiamo quanto ti fosse caro questo organismo che avevi così fortemente voluto, del quale hai fatto parte e con il quale hai discusso, punto per punto, articolo per articolo, tutte le tue proposte di legge, soprattutto la legge sul voto.

Cosa è successo? È successo che il PD ha deciso di vendicarsi per la vittoria del centrodestra e per i successi del governo Meloni con un piano alla “muoia Sansone con tutti i filistei” dove Sansone sono gli italiani nel mondo e filistei i Consiglieri del CGIE.

Hanno coordinato l’operazione Luciano Vecchi (già deputato europeo del Partito Comunista Italiano, poi del PDS, quindi esponente dei DS ed ora responsabile del PD per gli italiani all’estero) e Toni Ricciardi, Segretario del PD in Svizzera, eletto deputato nelle ultime elezioni.

Si sono divisi i compiti: Vecchi ha tessuto la vecchia tela e Ricciardi, che si ritiene una bella testa, ha fatto la testa d’ariete. Per farti capire i toni di Toni, ti racconto che, dopo il suo intervento, uno di noi vniva da lui affrontato sibilando: “Ti faccio il culo”.

Insomma a Vecchi il compito di cercare di batterci e Ricciardi quello di cercare di umiliarci.

Il secondo non è riuscito nel suo intento, il primo purtroppo sì facendo leva sulle ambizioni personali dei Consiglieri e senza andare troppo per il sottile.

D’altronde conosciamo bene la strategia teorizzata da Lenin che prevede l’utilizzo di “utili idioti” per perseguire i propri scopi. Quegli “utili idioti” che il dizionario italiano De Muro definisce come coloro che “anche in buona fede, favoriscono una parte politica, spec. i partiti comunisti, contro i propri reali interessi”.

E così, dopo avere minacciato sfracelli perché il MAIE era stato inserito fra le associazioni con rappresentanza al CGIE pur essendo un partito con parlamentari che gode del 2 per mille, non hanno esitato ad arruolarlo come “utile idiota”. Ci sentiamo in enorme imbarazzo ad usare questo termine, ma lo facciamo esclusivamente in senso tecnico. Lungi da noi la volontà di offendere anche perché l’offesa personale non fa parte del nostro animo e del nostro stile.  Tanto che ci siamo dichiarati in profondo disaccordo con chi proponeva di ribattezzare il MAIE in  MUIE (Movimento degli Utili Idioti all’Estero).

La cosa comica è che nella vicenda c’è stato anche un utile idiota al servizio degli utili idioti. Un tale che già il primo giugno si era comprato un posto nel MAIE con 10.000 euro, ma continuava a spacciarsi di centrodestra per spiare e riferire.

Ricardo Merlo ha conseguito il suo obiettivo che era quello di dare dei contentini ai suoi e ha concordato a tavolino col PD la spartizione di tutte le cariche non curandosi né di tradire vecchie amicizie né di fornire al PD una maggioranza che altrimenti non avrebbe avuto come dimostrano le elezioni alle quali hanno partecipato Ferretti ed Arcobelli; sono mancati loro rispettivamente solo 4 e 5 voti per vincere, quando la decina di voti del MAIE è andata in blocco ai candidati della sinistra.

Da parte sua il PD ha sacrificato brutalmente alcuni Consiglieri di sinistra (ad esempio Papandrea dall’Australia e Alciati dal Brasile) sull’altare dell’accordo PD-MAIE.

Non c’è il minimo dubbio che avversari intelligenti e seri come Eugenio Marino e Norberto Lombardi sarebbero stati molto più lungimiranti.

Vecchi, Ricciardi e Merlo invece hanno perseguito i loro obiettivi immediati senza curarsi dei reali interessi degli italiani nel mondo.

Il risultato delle manovre è stato che noi che ci riconosciamo nell’azione del Governo siamo stati sistematicamente esclusi da ogni carica statutaria rendendo il CGIE di fatto una sezione del PD.

Hanno tramato nell’ombra da pusillanimi. Hanno persino avuto il coraggio, anzi la viltà, di incassare senza rispondere quando li ho accusati dl podio di mettere in giro fake news secondo la quale noi avremmo rifiutato di fare accordi.

Hanno vinto? Ne sono veramente convinti?

Ci viene alla mente un vecchio proverbio che  dice pisciare nei pantaloni per riscaldarsi ti riscalda sì nell’immediato, ma poi non solo ritorna subito il freddo ma rimani anche bagnato e puzzolente”.

Scusaci, Mirko, se ti abbiamo disturbato con queste pochezze umane, ma era nostro dovere informarti. Ti assicuriamo che “mancò la fortuna, non il valore” e, se abbiamo perso una battaglia, siamo però uniti e determinati a vincere la guerra.

Buona permanenza nel Paradiso degli Eroi.

I Consiglieri di Centrodestra