Vincenzo De Luca (foto depositphotos)

NAPOLI - "In questa sinistra si parla e poi si vive in maniera completamente opposta. Il tema del terzo mandato viene sollevato da gente che ne ha anche sette alle spalle. L'onorevole Schlein a 30 anni ne ha già tre: Parlamento europeo, Consiglio regionale e Parlamento italiano. Una cacicca ante litteram, direbbe qualcuno". E' un'altra delle bordate polemiche di oggi da parte del governatore campano Vincenzo De Luca contro la segreteria e il gruppo dirigente del Pd, nel corso di un lungo botta e risposta con i giornalisti al termine della presentazione di una mostra su Pasolini.
Vincenzo De Luca usa parole dure anche sul commissariamento del Pd campano, deciso dall'attuale vertice e ancora in corso: una decisione che secondo il governatore è dipesa dal fatto che il 70 per cento dei voti del partito in regione, alle primarie, fossero andati alla mozione Bonaccini. "E' finito il tempo delle finzioni e delle delinquenza politica. Qualcuno spiegherà come e perché si è verificato il sequestro del Pd in Campania. C'è una palude a Roma, gli uomini liberi non sono graditi. A Roma il 90 per cento sono miracolati, cooptati, che non saprebbero conquistare nemmeno il voto delle madri". Una cronista gli fa notare che Elly Schlein è stata eletta democraticamente da una maggioranza: "Io in Campania - ribatte De Luca facendo riferimento alle ultime regionali - ho ottenuto quasi il triplo dei voti che in tutta Italia ha preso la Schlein. In Campania il 70 per cento del Pd alle primarie ha detto no al look della Schlein e allora viene sequestrato il partito, con argomenti penosi. A che punto di cialtroneria e di delinquenza politica siamo arrivati. Il consenso diventa motivo di polemica, vanno bene solo quelli che perdono". "Non mi rompete le scatole - conclude - ho da lavorare e non posso perdere tempo con scemenze e con la ricchezza cromatica di questo partito".