Il taglio del nastro per l'apertura ufficiale del più atteso evento dell'anno dai Cinquecentisti è previsto alle 10.30 di venerdì 7 luglio a Garlenda (SV). Presso la Borgata Ponte, il direttore del Meeting Alessandro Vinotti inaugurerà l'edizione 2023 alla presenza degli sponsor (Allianz, Axel Gerstl e Banca di Caraglio), delle autorità regionali, provinciali e locali, tutte partecipi nella realizzazione di un grande evento che vede centinaia di partecipanti arrivare da tutta Italia e da diverse nazioni Europee ed Extraeuropee. Al centro della festa c'è naturalmente lei, la piccola ma grande Fiat 500, che viaggia attraverso i decenni indenne all'invecchiamento, continuando a rappresentare buonumore, amore, amicizia e divertimento. E sono questi i pilastri su cui è costruito l'evento che ha reso Garlenda famosa nel mondo. "Lo sognavo, ma non avrei mai pensato di vedere così tante persone unite assieme nel mio piccolo paese in nome della 500" dichiara Domenico Romano, fondatore del Club.

“I SUOI PRIMI 500 ANNI”

Un libro fotografico per un cinquino davvero speciale

 

Tutte le Fiat 500 hanno una storia, intimamente legata alle vicende della famiglia che le possiede, specie se le vetture sono entrate in casa negli anni di produzione (1957-1977) e vi sono rimaste sino ad oggi, passando di generazione in generazione.

Il primo cinquino iscritto al Club non fa eccezione ed anzi, il fatto di essere la 500 (per la precisione, una L del 1971) del presidente fondatore Domenico Romano e di sua moglie Franca Dagnino, ne ha segnato il destino in maniera profonda. Questa coraggiosa vetturetta blu, infatti, è stata protagonista, oltre che delle vicende personali (entrò in famiglia come dono di nozze per la coppia), di numerose avventure legate alle attività del Fiat 500 Club Italia sin dalle sue origini, nel 1984.

 

Proprio per tale ragione è stata scelta per il modellino in tiratura limitata che è stato realizzato in occasione del 40° Meeting e che la rappresenta sullo sfondo della storica foto del primo raduno; non manca il dettaglio del manifesto dell'evento di quarant'anni fa. Non solo: la vettura è in esposizione al Museo “Dante Giacosa” per essere ammirata in un contesto privilegiato e particolare. Per chi conosce bene la mitica SV125114 e il suo vulcanico proprietario, infatti, è quantomeno insolito vederla ferma e non impegnata a partecipare a qualche raduno o tour anche sulle lunghe distanze. Rimasti negli annali sono i viaggi in Olanda, quello del 1984 che decise la fondazione del Club, e quello di trent'anni dopo.

 

I luoghi e soprattutto le persone che Domenico e la sua 500 hanno incontrato in mezzo secolo di vita insieme sono raccolti nel libro fotografico “I suoi primi 50 anni”, un'intensa carrellata di volti e paesaggi, da quelli di famiglia ai personaggi famosi – basti pensare a Renzo Arbore – passando per decine e decine di cinquecentisti, dirigenti e fiduciari del Fiat 500 Club Italia, alcuni dei quali purtroppo non sono più tra noi, ma che hanno lasciato un indelebile ricordo.

 

«Durante la realizzazione di questo libro ho rivissuto molte occasioni che mi hanno permesso di incontrare persone veramente speciali. Il legame che ci univa era quasi sempre la “piccola grande auto” disegnata da Dante Giacosa. Penso che non ci sia oggetto al mondo che abbia la stessa capacitò di suscitare così tanto interesse, emozione e passione» spiega Domenico Romano nella prima pagina del volume. In linea con la vocazione alla solidarietà del Club, il libro sarà a disposizione dei cinquecentisti coinvolti nel Meeting e dei visitatori del Museo ed i proventi saranno destinati alla “Band degli Orsi” dell'Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova, con i quale il sodalizio garlendese ha una ultraventennale collaborazione.