ROMA – Italia viva brinda al Twiga con la ministra Daniela Santanchè e Azione storce il naso. A riportare la notizia che, ha non è piaciuta al partito di Carlo Calenda, è il Corriere della Sera, che riferisce di una cena, lo scorso week end, nello stabilimento di Forte dei Marmi. Insieme alla ministra del turismo, ex proprietaria dello stabilimento di Forte dei Marmi insieme a Flavio Briatore, c’erano l’ex ministra Maria Elena Boschi, il deputato Francesco Bonifazi e il consigliere regionale del Lazio Luciano Nobili. Con loro anche all’ex parlamentare di Forza Italia Andrea Ruggieri, ora direttore del Riformista di Matteo Renzi.
“La linea sulla permanenza di Daniela Santanché al Governo è sempre stata netta: deve dimettersi perché i suoi comportamenti (e capacità) non sono adeguati o accettabili per chi deve rappresentare gli italiani in qualità di Ministro del Turismo. Azione non ha votato la mozione di sfiducia – destinata dall’inizio ad essere bocciata -, ritenendola un regalo alla Ministra. Ma allo stesso modo Azione non si è mai riconosciuta nella linea espressa dai vari interventi dei parlamentari e del capogruppo di Italia Viva, che non hanno mai pronunciato la parola dimissioni. Per quanto concerne le cene con la Ministra al Twiga, che coinvolgono parlamentari di Italia Viva appartenenti al Gruppo Azione – Italia Viva – le si ritiene del tutto inopportune“, si legge in una nota, il partito di Azione.
PATUANELLI (M5S): DA IV E DESTRA UN MERCIMONIO D’INTERESSI
“Quando ho letto la notizia dei festeggiamenti di Italia Viva al Twiga ho provato tristezza. È triste constatare come la cosa pubblica possa diventare un mercimonio d’interessi perpetuato con l’arroganza di chi, pur di avere tutto, colpisce chi non ha nulla”, scrive su Twitter il capogruppo del M5S al Senato Stefano Patuanelli.
FURFARO (PD): AD AGOSTO DESTRA AL TWIGA, POVERI AL CHIODO
“Non solo l’sms per comunicare a gente che non ha un euro che sarà lasciato solo. Non solo a 400mila famiglie italiane non arriverà più nessun aiuto. La cosa più grave è che i nuovi aiuti, anche per coloro che ci rientrano, scatteranno da settembre. Significa che ad agosto, Giorgia Meloni e compagnia cantante saranno al Twiga a spalmarsi creme solari su lettini da centinaia di euro al giorno da una che non paga i dipendenti, i poveri a schiumare al chiodo, senza un euro da spendere nemmeno per mettere un piatto a tavola. Il governo si presenti in Parlamento e abbia il coraggio di raccontare al Paese come sono passati da “prima gli italiani” a “i poveri devono soffrire””. Lo ha detto Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale PD, ospite a “Metropolis”.