di ALESSANDRO AVICO

Il derby tra Milan e Inter, quello tra Roma e Lazio o Juve e Torino, ma anche Genoa-Samp o altri tipi di ”derby” come Juve-Inter, Napoli-Roma… Partite di calcio che dividono, spaccano in due città e a volte anche tutta Italia. Eppure si pensava che solo il calcio potesse creare questa netta divisione, senza sfumature, senza avvicinamenti, semplicemente un taglio netto: uno da una parte e uno dall’altra. E invece no. Alle divisioni calcistiche si sta avvicinando anche la spaccatura da reddito di cittadinanza. Da una parte chi non l’ha mai preso, favorevole quindi all’abolizione e carico di odio verso chi il reddito l’ha preso da quando esiste. Dall’altra parte chi il reddito di cittadinanza l’ha preso, scende in piazza a protestare se glielo levano e ce l’ha a morte con chi glielo tocca.

Una divisione che esiste da quando esiste il reddito di cittadinanza, basta leggere commenti sui vari social. Ma ora la spaccatura è più forte che mai perché il reddito comincia ad essere tolto e da questa spaccatura ne emerge anche un’altra, ben più lunga: quella tra Nord e Sud. Al Nord bassa percentuale di reddito di cittadinanza, al Sud altissima. Quante volte abbiamo visto, letto, commentato i vari scontri tra tifoserie? Immaginate in piazza lo scontro tra i Sì al reddito e i No al reddito… almeno nessuno potrà dire ”guarda questi quattro scemi che si menano per una partita di calcio”.