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In Italia predominano i ceppi virali Omicron tra cui si osservano numerosi ricombinanti riconducibili a XBB e relativi sotto-lignaggi.

Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, si conferma la netta prevalenza di EG.5 (variante d'interesse secondo gli organismi internazionali) che, in questa indagine, è stata identificata nel 44,7% delle sequenze analizzate. E' quanto emerge dall'indagine dell'Istituto superiore di sanità (Iss) che ha preso in considerazione i campioni notificati dal 18 al 24 settembre 2023 analizzati tramite sequenziamento genomico.

Dalla survey si osserva, inoltre, una tendenza alla diminuzione nei valori di prevalenza di XBB.1.5 (10,6% contro 13,4% della precedente indagine relativa ad agosto 2023).

Continua la co-circolazione di discendenti della variante di Omicron BA.2, ed in particolare della variante sotto monitoraggio CH.1.1 (3,9%, rispetto al 2,3% di agosto 2023).

Il numero di sequenze riconducibili a BA.2.86, variante sotto monitoraggio per la presenza di numerose mutazioni nella proteina spike che la distinguono dal lignaggio parentale BA.2, risulta contenuto in questa indagine. A livello internazionale, il limitato numero di sequenze attribuibili a BA.2.86 6 non consente, ad oggi, di valutare eventuali variazioni nel quadro clinico ad essa associato. Per stimare la prevalenza delle varianti del virus SARS-CoV-2 circolanti nel Paese sono state organizzare ripetute indagini di prevalenza rapide sul territorio nazionale che si aggiungono al flusso di sequenze caricate sulla piattaforma I-Co-Gen dell'ISS.

Quest'ultima indagine, ha visto la partecipazione di tutte le Regioni/PPAA e di un elevato numero di laboratori distribuiti nelle diverse aree del Paese.