Mourinho, Roma (Depositphotos)

"Voci di esonero? Io penso solo al lavoro, sono in una bolla e guardo solo avanti: con lo staff analizzo errori, sconfitte. E analizzo le vittorie: non vado in giro, vivo abbastanza isolato pensando solo a dare il massimo sino alla scadenza del contratto". Lo dice José Mourinho nella sala stampa della Domus Arena dopo il successo della sua Roma a Cagliari per 4-1 (gol di Aouar, Lukaku doppietta e Belotti). Sulla partita, il tecnico portoghese dice che è stata "una gara molto difficile: sul due a zero ho pensato che tenendo quel risultato a venti minuti dalla fine sarebbe stato un problema perché avevamo i centrocampisti con un giallo. Abbiamo avuto difficoltà con i cambi, abbiamo concluso a centrocampo con Celik, Bove e Pagano con grande spirito di sacrificio. Poi sono arrivati gli altri gol, tutti di qualità". "Abbiamo affrontato una squadra con un allenatore bravissimo, un signore che mi piace veramente tanto - dice ancora Mourinho -. Gli ho chiesto anche se aveva piacere a tornare con noi a Roma in aereo, questo gli ho detto. Mi avrebbe fatto piacere". Contento per il risultato, triste per Dybala (vittima di un nuovo infortunio al ginocchio l'argentino si è accasciato a terra e si è portato le mani al volto, trattenendo a stento le lacrime. Dopo l'intervento dei sanitari della Roma, il giocatore è uscito dal campo sconsolato). "Ci ho parlato, e lui non è ottimista - ribadisce 'Mou'-. Se non è ottimista lui, non posso essere ottimista io. Anche perché so che Paulo conosce bene il suo corpo. Ma aspettiamo il responso dei medici".