Fabio Porta

di FABIO PORTA

Sono molti i nostri connazionali emigrati all’estero nel corso degli anni i quali stanno ora maturando l’età pensionabile e sono molti anche gli italiani delle nuove generazioni i quali stanno emigrando all’estero in questi anni, e tutti giustamente reclamano una tutela adeguata dei loro diritti socio-previdenziali. Purtroppo lo Stato italiano e i Governi che negli ultimi venti anni si sono succeduti non hanno ritenuto opportuno e doveroso rinnovare le Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale oramai obsolete ed inadeguate nello spirito, nella forma e nei contenuti, e stipulare nuovi accordi con i Paesi ancora esclusi dal quadro internazionale di tutela.
Per questi motivi ho presentato e illustrato oggi alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XI (Lavoro) della Camera dei Deputati la Risoluzione del Partito Democratico (sottoscritta dai capigruppo del PD nelle due Commissioni e dai deputati del PD eletti all’estero Carè, Di Sanzo e Ricciardi) che impegna questo Governo nel corso di questa legislatura ad attivarsi e a prendere iniziative con l’obiettivo di stipulare e rinnovare le Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale.
Nella Risoluzione abbiamo messo in risalto come - alla luce di una sensibile ripresa del fenomeno migratorio sia in entrata che in uscita dell’Italia, della oramai ventennale sospensione dell’attività negoziale per il rinnovo e la stipula delle Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, e delle importanti e sostanziali modifiche intervenute in tutti questi anni nel nostro sistema previdenziale - sia necessario e doveroso al fine di tutelare al meglio i nostri connazionali già emigrati e i nuovi migranti (anche quelli che arrivano in Italia da altri Paesi) monitorare lo stato delle Convenzioni in essere, verificare la loro compatibilità con le modifiche intervenute nel nostro sistema previdenziale e la necessità di stipulare nuovi accordi di sicurezza sociale – completando il quadro giuridico di salvaguardia dei diritti sociali – e soprattutto ad aggiornare quelli in vigore, a garanzia di una più adeguata ed efficace tutela previdenziale delle nostre collettività residenti all’estero. La Risoluzione sarà discussa e votata nelle prossime settimane.