Lo aveva già in un qual modo “certificato” la Commissione europea, quando a novembre scorso a Bruxelles aveva premiato il Montespaccato Calcio nella sezione “inspiring change” del “Be Inclusive Ue Sport Awards”, proprio per aver ispirato il cambiamento di un intero quartiere attraverso la rinascita e il riscatto sportivo della sua antica polisportiva.

Lo riconferma ora il docufilm, realizzato dall’Azienda pubblica di servizi alla persona Asilo Savoia grazie alla collaborazione di Artix e Sportmemory e alla regia di Marco Panella, dedicato alla vita quotidiana di un gruppo di ragazzi della squadra giovanile – e delle relative famiglie - della società della popolare borgata romana in vista dell’ultima giornata di campionato.

Palcoscenico di prestigio dell’anteprima fissata per le ore 18 di giovedì 19 ottobre, la Sala “Caduti di Nassiryah” del Senato della Repubblica, grazie all’iniziativa assunta dall’OnAlessandro Battilocchio nella veste di Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle periferie.

Tra le presenze istituzionali già confermate, oltre a quelle di numerosi parlamentari, a partire dalla stessa commissione di inchiesta, il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il Direttore generale dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC) Prefetto Bruno Corda e la Presidente del XIII Municipio Sabrina Giuseppetti.

 

Attraverso il docufilm “Ultima giornata” – dichiara il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni – vogliamo trasmettere alle giovani generazioni lo spirito di appartenenza e di crescita sana e responsabile che può venire dallo sport di squadra, se praticato in coerenza con i principi e i valori che ne costituiscono l’essenza. Un vero e proprio “anticorpo sociale” – prosegue - che deve pervadere le nostre periferie riconnettendo i legami tra istituzioni di prossimità, terzo settore e realtà territoriali per prevenire le forme di esclusione ed evitare lo sconfinamento nella devianza e nell’illegalità. Per queste ragioni – conclude Monnanni – veicoleremo in quanti più luoghi e contesti possibili, a partire dalle scuole – il docufilm, unendolo ad incontri esperenziali e formativi che vedranno protagonisti gli stessi ragazzi di cui si narrano le storie personali e sportive”.

 

Una storia di quartiere. Una storia di persone, di emozioni, di attese e di speranze. Una storia di calcio densa di metafore e significati. “Ultima giornata” è narrazione viva e pulsante, neorealista nella sua voluta assenza di filtri, esperimento narrativo corale dove ognuno dei ragazzi, degli allenatori e dei dirigenti della società è stato protagonista di sé stesso – dichiara il direttore editoriale di Sportmemory e autore del docufilm Marco Panella –. Abbiamo vissuto per una settimana con i ragazzi dell’under 19 del Montespaccato Calcio, abbiamo parlato con i genitori che li seguono al campo e con quelli che li aspettano a casa, siamo entrati nelle loro vite, abbiamo viaggiato in pullman per andare incontro e tornare indietro insieme da quell’ultima giornata di campionato. Abbiamo visto visi aperti nei sorrisi e nella spavalderia dei vent’anni rabbuiarsi poi nelle delusioni di un’attesa mancata. Abbiamo tutti imparato qualcosa. Noi, dietro la camera; loro, per la prima volta, protagonisti assoluti davanti. Abbiamo imparato che nella vita, come nella grammatica, c’è sempre un punto a capo. Un punto a capo che serve per iniziare un nuovo periodo, un nuovo paragrafo, un nuovo capitolo o un nuovo libro. Proprio come una giornata. Proprio come un’Ultima giornata. Ora la sfida da vincere è quella di dare alla storia del Montespaccato Calcio la massima diffusione così che tutti possano trarne esempio e auspicio. Presenteremo il docufilm ai festival, lo offriremo alle piattaforme per la messa in onda e siamo disponibili da subito per affiancarne la proiezione nelle scuole e nelle università. “Ultima giornata” inizia adesso.”