Amsterdam (foto depositphotos)

Sempre più netta la vittoria dell'ultradestra di Wilders nel voto in Olanda.

A spoglio quasi terminato, il partito del leader anti-Islam e anti-Ue ha 37 seggi, primo con il 23,7%. A grande distanza, la lista dei Laburisti-Verdi dell'ex vicepresidente della Commissione Ue Timmermans, con 25 seggi (15,6%). Poi i liberali di destra del premier uscente Rutte (24 seggi, 15,2%). Al leader antieuropeista arrivano le congratulazioni del premier ungherese Orban, di Le Pen e di Salvini.

Un portavoce della Commissione europea ricorda che l'Olanda è fra i Paesi fondatori dell'Ue, e circa i timori di una possibile Nexit spiega che le elezioni non mettono in dubbio l'appartenenza all'Unione.

L'affluenza alle elezioni politiche in Olanda che hanno decretato la vittoria dell'estrema destra di Geert Wilders è stata del 77,7%. Il dato, aggiornato dalla società di ricerca Ipsos a spoglio quasi terminato, è in calo rispetto al 78,8% registrato in occasione della tornata del 2021 - contrassegnato da modalità di voto differenti a causa dalla pandemia del Covid-19 -, e all'81,9% delle elezioni del 2019.
In termini assoluti, sono circa 10,3 milioni gli elettori olandesi che si sono presentati alle urne su un totale stimato di 13,3 milioni di aventi diritto.

Tajani: 'Gli elettori olandesi hanno punito i dogmi sull'ambiente di Timmermans e Greta'

"Ieri gli elettori in Olanda hanno punito l'ex commissario Timmermans" perché le sue "sono teorie che poi a confronto con l'elettorato non prendono piede". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Forum di Conftrasporto, parlando di "dogma di fede" sull'ambiente, "imposto da Timmermans e Greta Thunberg". Quindi "su tutto quello che riguarda le emissioni di C02 bisogna procedere con prudenza e intelligenza", ha sottolineato il ministro degli Esteri.

L'Ue: 'L'Olanda è un Paese fondatore, contiamo su di loro'

"I Paesi Bassi sono un membro fondatore dell'Unione europea" e "continuiamo ovviamente a contare sulla forte partecipazione dei Paesi Bassi all'Unione europea". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, rispondendo a una domanda sui timori di una possibile Nexit, l'uscita dei Paesi Bassi dall'Ue, all'indomani della vittoria dell'ultradestra di Geert Wilders alle elezioni politiche.

"Le elezioni si svolgono a intervalli regolari negli Stati membri e questo di per sé non mette in alcun modo in dubbio l'appartenenza di qualsiasi paese all'Ue", ha sottolineato Mamer.

La Lega: 'Premiato in Olanda chi ha contestato certi eccessi'

"I risultati elettorali nei Paesi Bassi, che vedono il trionfo degli alleati della Lega, sono un segnale importante per tutta l'Europa, che non può e non deve essere ignorato. In uno dei Paesi più green ed europeisti, gli elettori hanno sonoramente bocciato le politiche Ue, incarnate tanto dal partito che ha governato per anni guidato da Rutte, da tempo portato in palmo di mano da Bruxelles, quanto dal campione del Green Deal Timmermans, volto di tutte le disastrose politiche ideologiche ed estremiste messe in campo dall'attuale commissione." Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Zanni (presidente gruppo Id) e Marco Campomenosi (capo delegazione Lega). "I cittadini hanno premiato invece chi come Wilders ha messo al centro la contestazione di certi eccessi, la tutela dell'identità contro il fondamentalismo islamico e la sicurezza dei cittadini. Anni di propaganda e narrazione Ue che, quando devono fare i conti con la realtà, vengono spazzati via dal voto dagli elettori", concludono.

FdI: 'L'Ue finalmente va da un'altra parte. Effetto Schlein anche su Timmermans'

"L'esito delle elezioni olandesi indica un forte spostamento dei consensi a destra, area a cui appartengono tre dei quattro partiti più votati, e una severa bocciatura dell'alleanza verdì-laburisti guidata da Frans Timmermans. Cioè dalla figura politica che negli ultimi anni ha appestato l'Europa con il suo fanatismo ambientalista. Respinto anche in patria, mi auguro che ora gli olandesi non vogliano rispedirci l'ex vicepresidente della Commissione UE a Bruxelles". Lo afferma in una nota il co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento Ue, Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia.

"Anche dall'Olanda arriva un chiaro segnale: l'Europa sta finalmente andando da un'altra parte rispetto al super stato verso cui tendono, invece, le politiche impostate dalle sinistre in questi anni a Bruxelles. Le singole nazioni e i loro cittadini vogliono essere considerati e il voto degli olandesi ci dice che le caratteristiche e le esigenze delle nazioni devono poter contare, se si vuole costruire una Europa migliore e più forte", spiega Procaccini.

"Tutto il contrario di quanto avvenuto fino ad oggi nella Ue, in cui hanno prevalso politiche senza visione, come nel caso del green deal. Un ambientalismo ideologico che porta proprio la firma di Timmermans, e che sta ora costringendo le istituzioni Ue a una frenetica rincorsa per mitigare gli effetti di provvedimenti privi di concretezza e devastanti per gli equilibri economici e sociali della Ue. La correzione in corsa della normativa sugli imballaggi è solo l'ultimo degli esempi, il resto lo faremo tra pochi mesi, nella prossima legislatura in cui si spera che l'asse politico della Ue sia spostato verso destra rispetto all'attuale assetto", conclude l'Eurodeputato.

"Dopo l'Argentina, l'effetto Schlein si abbatte sulle elezioni olandesi. Anche in questo caso non è bastato l'accorato endorsement della segretaria dem per evitare all'ex Commissario Ue alle eurofollie green Frans Timmermans e al suo listone rosso-verde una sonora sconfitta". È quanto dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d'Italia- Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.
"Al contrario, pur in un quadro estremamente frammentato, c'è stata una netta affermazione delle forze di centrodestra e di destra. Ora, nel rispetto delle diverse sensibilità che hanno portato alle contrapposizioni del recente passato, l'auspicio è che si possa costruire anche in Olanda una stagione di buon governo e di libertà con una forte e ampia coalizione di destra-centro, senza preclusioni di sorta", spiega Fidanza.

"Una transizione ecologica a misura di imprese e agricoltura e un rinnovato impegno per la difesa dei confini esterni dall'immigrazione irregolare, come già avviato con il sostegno del premier Rutte all'accordo Ue-Tunisia voluto da Giorgia Meloni, potranno essere terreni di incontro fertili con il governo italiano. Buon lavoro a chi dovrà tentare di costruire questa nuova prospettiva", conclude l'eurodeputato.

M5s: 'La Lega esulta ma Wilders è il peggior nemico dell'Italia'

"Wilders è il peggio nemico dell'Italia e la Lega anziché esultare spieghi come farà a difendere gli interessi del nostro Paese se il partito di Geert Wilders, che ha più volte espresso posizioni italofobe, andrà al governo. Noi non dimentichiamo quando, in occasione dell'approvazione del Next Generation EU, Geert Wilders manifestava con un cartello appeso al collo nel quale c'era scritto 'nessun centesimo per l'Italia'". Lo dice in una notaTiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. "Salvini e i suoi compari sono al governo: spieghino dunque agli italiani che tipo di Patto di Stabilità e crescita intendono negoziare con Wilders che è un estremo sostenitore delle politiche di austerity. O ancora, Salvini spieghi come farà a far approvare il Patto asilo e immigrazione da chi non vuole aiutare l'Italia nella gestione degli sbarchi. La verità è che con politiche come quella di Salvini, Wilders o Le Pen l'Unione europea non esisterebbe più", conclude Beghin.

Il Pd posta un cartello di Wilders: "Non un centesimo in Italia". Schlein, Salvini masochista

"Invece di festeggiare per la vittoria di Wilders, Salvini Meloni&Co dovrebbero mettersi a lavorare seriamente per impiegare presto e bene gli aiuti europei del PNRR. Da oggi ci saranno ancora meno governi in Europa disponibili a tollerare ritardi e sciatterie dall'Italia". Lo scrive su X Lia Quartapelle, vicepresidente Pd della commissione Esteri di Montecitorio, postando una foto di Wilders che tiene in mano un cartello con scritto "neanche un centesimo all'Italia".

"Mi piace il masochismo di Salvini" su "uno che ha vinto le elezioni" in Olanda che "andava in giro con un cartello 'non un centesimo all'Italia". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a L'Aria che tira parlando di Geert Wilders.