L'on. Fabio Porta (quinto da sinistra) alla riunione in preparazione per i 150 anni dall'immigrazione italiana nello stato di San Paolo

Lo Stato brasiliano di San Paolo - il più ricco e popoloso del Paese - intende sfruttare le celebrazioni per i 150 anni dall'inizio dell'immigrazione italiana in Brasile per promuovere il turismo e aumentare il flusso di visitatori dal Belpaese nel 2024.

L'Italia è infatti attualmente la decima nazione che manda più turisti a San Paolo, con 53.924 visitatori tra gennaio e ottobre 2023, in aumento di quasi il 10% rispetto all'intero 2022 (49.273), ma c'è margine di crescita.
"In questi anni forse è mancato uno sforzo per mostrare agli italiani la nostra offerta turistica.

Ma con le celebrazioni per i 150 anni dell'immigrazione italiana in Brasile abbiamo una finestra di opportunità che può aiutarci nel 2024", ha detto in un'intervista all'ANSA il segretario al Turismo del governo di San Paolo, Roberto de Lucena. "Stiamo parlando con il consolato, l'ambasciata ed altri attori per poter organizzare un buon calendario di eventi", ha aggiunto.
Tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento, San Paolo è stata la principale destinazione dell'immigrazione italiana in Brasile, e ancora oggi mostra l'eredità di questo fenomeno dalla cultura all'economia, passando per la cucina.
Nel 2024 il ministero degli Esteri italiano promuoverà il Turismo delle radici per attirare discendenti italiani desiderosi di riscoprire le proprie origini familiari, e San Paolo intende sfruttare l'occasione per incentivare i viaggi nella direzione opposta. "Vogliamo costruire un flusso turistico contrario, in modo da poter promuovere San Paolo, luogo di sviluppo della ricchezza del Brasile attuale, grazie anche all'immigrazione italiana. Avremo una buona finestra di opportunità per mostrare San Paolo agli italiani", ha concluso Lucena.