Cancelleria Consolare Montevideo

di STEFANO CASINI

                                                                                                      

Abbiamo ricevuto da moltissimi lettori di GENTE D’ITALIA tantI elogi, ed anche alcune critiche. Migliaia di fedeli lettori della nostra WEB, ci hanno spronato ad andare avanti e lottare a spada tratta per tornare su EL PAIS. Si son congratulati con noi per aver avuto il coraggio di affrontare coloro che ci hanno attaccato, coloro che hanno cercato di chiudere la bocca della libertá di stampa. Un vero giornalista deve semplicemente dire la veritá. Se c’é un’associazione, un’ambasciata, un ente italiano o un consolato che non riesce, da decenni, a rispondere alle esigenze della nostra comunità…che dobbiamo fare? Elogiare? Dire che tutto va bene? Fare qualche accordo velato per continuare a “salvare” la pelle ai responsabili?

Quello non lo faremo mai!  Alcuni (pochi per fortuna) ci hanno anche criticato, perché da troppo tempo insistiamo su argomenti polemici, rivolti alle autorità italiane in Uruguay. 

Ció che ci ha colpito profondamente é il fatto che le catastrofiche decisioni prese nei nostri confronti e nei confronti della Comunità Italiana, sono state difese da funzionari del MAE. Molti parlamentari hanno giá risposto a queste ingiustizie, come lo stesso Senatore Fabio Porta. 

É come un’ingiustizia cronica a portata di mano, quella che, da ormai 2 anni si sta “operando” sistematicamente nei confronti della nostra comunità. Ci lasciano senza diritti e senza informazione!! Non é un po’ troppo? 

Se abbiamo denunciato lo spreco in piena pandemia di 2 milioni di Euro per “aggiornare” un consolato (con 2 milioni di dollari si costruisce un palazzo a 8 piani a Pocitos) che in realtá non ha risolto neanche uno dei problemi dei nostri connazionali (in ogni caso ha risolto problemi di comoditá per i funzionari). Se abbiamo denunciato un gruppo di devoti seguaci o funzionari (con il braccio ingessato votando tutto ció che diceva il Boss), dell’innominabile ex Presidente di un COMITES votato da 3.000 persone su 95.000 aventi diritto, che andava alla Casa degli Italiani con la sua guardia del corpo armata, membro dello stesso COMITES (un COMITES che si é riunito 4 volte in 2 anni), se abbiamo denunciato sprechi dell’ambasciatore in biciclettate e concorsi gastronomici soltanto per cercare di oscurare gli enormi problemi non affrontati, se abbiamo pubblicato una lettera di un lettore che é venuto a sapere dimostrandolo con foto, che, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, proprietá del Ministero degli Affari Esteri, quindi dello Stato Italiano,  la Direttrice incinta ha realizzato, la settimana scorsa, ( con l'avallo e la presenza dell'ambasciatore pro tempore in carica giurano i presenti alla festa ), un baby shower (come se Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, avesse celebrato la festa di 7 anni della figlia Ginevra in un salone di Palazzo Chigi).

Tutto ció che é accaduto in questa patetica amministrazione diplomatica degli ultimi anni che, per fortuna, ci sta per lasciare, é stato cosí grave, che, se non avessimo scritto niente, saremmo stati complici di gravi delitti.  La Stampa, ovunque sia, é un elemento fondamentale nella vita dell’umanitá. A noi ci hanno insegnato ad esercitarla, abbiamo fatto esami per ottenere un tesserino che ci permette di lavorare. Fortunatamente, nel nostro paese, come in tanti, non si puó esercitare la nostra professione senza un permesso dello Stato.

Ció che ci ha profondamente stupito é il fatto che l’impunità si é fatta strada in tutto questo gravissimo percorso diplomatico che pregiudica tutta la collettivitá e particolarmente il loro diritto all’informazione attraverso GENTE D’ITALIA.

STEFANO CASINI