di ENRICO PIRONDINI

Il boss dei Van Gogh Raffaele Imperiale cede allo Stato la sua isola a Dubai, in cambio vuole uno sconto di pena. Perplesso il Procuratore Antimafia di Napoli.

Bella questa: il boss narcotrafficante Raffaele Imperiale cede allo Stato italiano un’isola  a Dubai per uno sconto di pena. Un atollo in cambio di una “limatina” alla sua condanna. Un affarone per due, dice il sultano di Scampia.

Prendere o lasciare. Il procuratore anti-mafia Maurizio De Marco, impegnato nel maxi processo che vede alla sbarra una ventina di imputati per narcotraffico ed associazione mafiosa, è perplesso.

Per carità, l’offerta è appetitosa, l’isolotto artificiale è in un mare incantevole, il boss l’ha acquistato nel 2017 per 12 milioni, oggi ne vale 60. Non sono bruscolini. Ma può uno Stato fare un baratto del genere? E poi questo Imperiale chi si crede di essere? Di Paolo Escobar  ce n’è uno solo ed è morto vent’anni fa.

IL BOSS DEI VAN GOGH

Raffaele Imperiale, 46 anni, napoletano di Castellammare di Stabia, un certo nome se l’è fatto. E  non solo nel giro della droga benché gli venga riconosciuto il primato delle importazione in Europa ; parliamo di oltre 7 tonnellate di cocaina.

No. C’è dell’altro, ancor più altisonante: è l’amore per l’arte. In particolare gli piacciono i colori, puri e violenti, e i passaggi tonali, del pittore olandese  Vincent Van Gogh.

In fondo uno sgobbone come lui; il Maestro Tulipano sfornava un’opera ogni 36 ore. Lui dal Sudamerica aveva lo stesso ritmo.  E così, pazzo per le tele di Van Gogh, ha pensato di procurarsene un paio direttamente dal museo di Amsterdam. E gratis . Un prelievo facile, indolore, rapido.

UNA CARRIERA LAMPO

La carriera criminale di Raffaele è cominciata nel 1996 alla morte del fratello maggiore che gli ha lasciato in eredità un coffee shop ad Amsterdam, il celebrato Rocklald, crocevia di narcotrafficanti sudamericani per l’acquisto di droga da distribuire nelle piazze di spaccio napoletane.

Sparito da tutti i radar, è riapparso nel 2016 quando è stato nominato da alcuni parenti. Arrestato negli Emirati Arabi dove credeva di essere al sicuro nel suo atollo, ha patteggiato a distanza la pena a 8 anni con la cessione delle tele rubate nel 2002 al museo Van Gogh.

Raffaele Imperiale aveva nascosto i preziosi dipinti in una intercapedine di una vecchia Villa a Castellammare. Dopo che è stato arrestato il suo contabile è cominciata la parabola discendente.

Comunque fino al 2021 è stato latitante; figurava nell’elenco dei 10 latitanti di massima pericolosità. È tornato alla ribalta in queste ore con la sua isola artificiale. E fa discutere mezza Europa.