di VALERIA ROBECCO

I nutrienti contenuti nella carne rossa e nei latticini sono alleati nella lotta contro il cancro. A riaccendere il consumo su questi alimenti è uno studio dell’University of Chicago che inverte almeno in parte le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità la quale inserisce la carne rossa tra le sostanze “probabilmente cancerogene”.

Il dossier dell’ateneo americano, pubblicato sulla rivista Nature, non suggerisce certo di consumare bistecche e cheeseburger in quantità industriale, tuttavia gli scienziati spiegano che la carne bovina e ovina e i latticini contengono un nutriente, l'acido trans vaccenico (Tva), che migliora la risposta immunitaria al cancro. Il composto sembra infatti attivare le cellule T nel corpo che aiutano il sistema immunitario a combattere i germi e a proteggersi dalle malattie. L’acido si trova nella carne dei animali da pascolo come mucche, pecore e altri mammiferi, nei loro prodotti come latte, formaggio, burro e yogurt, e si tratta di un componente che l’organismo umano non può produrre da solo.

Dai risultati pubblicati su Nature, emerge che i pazienti malati di cancro che hanno livelli più elevati di Tva nel sangue hanno avuto una risposta migliore all’immunoterapia, suggerendo che potrebbe integrare i trattamenti clinici per il cancro. “Vedere che un singolo nutriente come la Tva ha un meccanismo mirato su un tipo di cellula immunitaria, con una risposta fisiologica molto profonda a livello dell'intero organismo, lo trovo davvero sorprendente e intrigante”, commenta con i media Usa Jing Chen, ricercatore sul cancro presso l'Università di Chicago. In particolare, i ricercatori hanno dimostrato che il nutriente è in grado di migliorare la capacità delle cellule T Cd8+ di infiltrarsi nei tumori e uccidere le cellule tumorali.

Nello studio sono stati analizzati 700 piccole molecole che provengono dal cibo, poi gli scienziati hanno selezionato i metaboliti per le loro capacità antitumorali e dopo aver scelto i sei composti principali hanno valutato la loro capacità di combattere il cancro nelle cellule umane e di topo, scoprendo che il Tva ha ottenuto i risultati migliori. Gli esperimenti condotti dagli scienziati dell’Università di Chicago hanno pure mostrato che nutrire i topi con una dieta ricca di questo acido riduceva significativamente la crescita del melanoma e delle cellule tumorali del colon, e migliorava la capacità del corpo di infiltrarsi e attaccarle. Hanno anche analizzato campioni di sangue di pazienti con linfoma sottoposti a trattamento immunoterapico, e questo ha portato alla scoperta che i malati con i livelli più elevati di Tva rispondevano meglio alla cura rispetto ai pazienti con livelli più bassi.

Infine, lo studio ha rivelato che l’acido trans vaccenico ha migliorato la capacità di un farmaco immunoterapico di uccidere le cellule leucemiche nei pazienti. “Ci sono molti studi che cercano di decifrare il legame tra dieta e salute umana, ed è molto difficile comprenderne i meccanismi sottostanti a causa dell'ampia varietà di cibi che le persone mangiano - sottolinea Chen - Ma se ci concentriamo solo sui nutrienti e sui metaboliti derivati dal cibo, iniziamo a vedere come influenzano la fisiologia e la patologia”. Lo studio, ripetiamo, non suggerisce di eccedere nel consumo di carne rossa e latticini. “C'è un crescente numero di prove sugli effetti dannosi sulla salute derivanti dal consumo eccessivo di questi cibi”, avverte Matt Wood, vice direttore delle comunicazioni presso la divisione di scienze biologiche dell'Università di Chicago, spiegando come il dossier “piuttosto indichi che gli integratori nutrizionali come la Tva potrebbero essere utilizzati per promuovere l'attività delle cellule T”.