di ROBERTO ZANNI

"A Montevideo va tutto bene... emerge un quadro positivo, osserviamo un incremento dei servizi erogati a beneficio della comunità". Sono solo alcune delle incredibili parole pronunciate poco tempo fa dall'on. Giorgio Silli, sottosegretario alla Farnesina con delega per gli italiani all'estero, in seguito all'interrogazione parlamentare presentata dall'on. Fabio Porta sulla situazione dell'Ambasciata/Cancelleria consolare della capitale dell'Uruguay. Ma purtroppo non è come l'on. Silli vuol far credere: la situazione è allucinante e se non serve ciò che ha da tempo scritto 'Gente d'Italia', se non serve la denuncia de 'El Pais' sulle cinquecentomila cittadinanze in attesa, evidentemente non è servita finora nemmeno la protesta dei connazionali di Montevideo e di tutto il paese sudamericano. Ora arriva anche la lettera-denuncia dei patronati che vi abbiamo presentato qui a fianco. Facciamo un attimo i conti: 'Gente d'Italia', più 'El Pais', più i connazionali e infine ora anche i patronati, tutti affermano la stessa cosa e che cioè l'ambasciatore pro tempore Giovanni Iannuzzi, la sua ambasciata, la sua Cancelleria consolare non stanno facendo il proprio lavoro. Eppure per l'on. Giorgio Silli si tratta di menzogne, perchè a Montevideo, per lui,  "tutto va bene". Una affermazione che porta a una serie di domande molto serie: dove vive Silli? Come svolge il suo lavoro? Chi sono i suoi informatori? Ma soprattutto gli italiani dell'Uruguay (e non solo) necessitano di una risposta: per quale motivo tutte le nefandezze accadute e che stanno accadendo nell'Italia di Montevideo vengono regolarmente nascoste oppure negate? Non abbiamo paura di ripeterci, c'è stata la costruzione di una nuova Cancelleria consolare che definirla sospetta è un eufemismo: un paio di milioni di dollari dei contribuenti italiani spesi quando non ce n'era la necessità. C'è stato (e c'è ancora) un Comites che non serve la comunità italiana. Ci sono un ambasciatore pro tempore, Giovanni Iannuzzi, e il burattinaio del Maie a Montevideo, Aldo Lamorte, che, in coppia, hanno mentito spudoratamente quando si è trattato di redigere il parere non vincolante affinché a 'Gente d'Italia' venisse sospeso il contributo governativo all'editoria ( ma dovranno giustificare le loro menzogne fra pochi giorni in tribunale, in Italia, dove sono stati da noi denunciati....) . C'è poi chi vota alle elezioni politiche con le schede di un'altra elettrice, e parliamo ovviamente di Lamorte, ci sono i truffatori che approfittano del caos che regna all'ambasciata/cancelleria consolare di Montevideo per fare soldi e, l'aspetto più grave, c'è anche un morto, Luca Ventre, la cui famiglia da tempo chiede, giustamente ma sembra inutilmente, giustizia. Di tutto ciò il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale non si è mai occupato e in particolare l'on. Silli ha negato l'evidenza nelle due interrogazioni parlamentari presentate dall'on Porta, la prima nel luglio scorso sui contributi per l'editoria che riguardava anche il caso di 'Gente d'Italia' e recentissimamente sui servizi latitanti alla Cancelleria consolare di Montevideo. Ma un simile comportamento non può però essere casuale. Questa difesa, anzi negazione a oltranza del non operato di Iannuzzi da parte delle istituzioni, deve avere una motivazione: quali legami, quali intrecci, quali segreti esistono sull'asse Montevideo-Roma per giustificare un simile comportamento? Cos'è successo in Uruguay, e parliamo dell'ambasciata d'Italia, negli ultimi tre/quattro anni per creare questa rete protettiva assoluta? Perchè Silli, nonostante la Farnesina abbia inviato ispettori a indagare sulle malefatte dell'ambasciata, continua a raccontarci frottole? Ma alla fine qualcuno che gli crede c'è: l'organizzazione 'Pugliesi nel mondo' che ha premiato Iannuzzi. Evidentemente con legami ad Andria non c'era nessun altro. La motivazione? Ci sfugge, forse perchè non fa quello che dovrebbe?