di MARIA VITTORIA PREST

Influencer, siamo nelle tue mani e non è piacevole a dire il vero:  si tratta di una attività che sfugge a ogni controllo, ha fatto saltare vincoli e regole, ha messo in crisi giornali, giornalisti e offuscato le loro prospettive di sopravvivenza.

Altro che le ciance a vuoto di Beppe Grillo: è il mercato, con internet, a determinare l’estinzione di una specie sempre meno protetta.

Taylor Lorenz e Drew Harwellmsul Washington Post ripercorrono la mortale cavalcata. Ne siamo stati testimoni in diretta ma leggere tutte in fila le tappe dà i brividi.

Il primo blog è apparso su Internet 30 anni fa. Oggi ci sono milioni di creatori di contenuti che producono blog, vlog, podcast, contenuti video, newsletter e altro ancora, e la creazione online è diventata un importante settore industriale.

Solo su YouTube, secondo il gigante del video, i creatori supportano l’equivalente di 390.000 posti di lavoro a tempo pieno negli Stati Uniti, quattro volte di più rispetto a General Motors, la più grande casa automobilistica americana.

Secondo un sondaggio del Pew Research Center del 2022, oltre il 70% degli adulti americani sotto i 30 anni afferma di seguire un influencer sui social media. La maggior parte di questi giovani utenti di social media afferma che gli influencer influenzano le loro decisioni come consumatori.

Dati concreti sul settore sono difficili da trovare.

Ma le stime suggeriscono che la creazione online sostiene decine di milioni di lavoratori e attrae centinaia di milioni di clienti. Quest’anno, Goldman Sachs ha valutato l’economia dei creatori a 250 miliardi di dollari e ha previsto che raddoppierà fino a quasi mezzo trilione di dollari nei prossimi cinque anni.

Ecco alcuni momenti chiave nell’ascesa dell’economia dei creatori.

1997-2005 Appaiono i primi strumenti di facile utilizzo per la pubblicazione online, che consentono a chiunque abbia competenze informatiche leggere di condividere i propri pensieri con una comunità digitale. I blog guidati dalla personalità di giovani madri iniziano ad attrarre un vasto pubblico, mentre altri blog si spingono nel mondo dei media tradizionali, coprendo notizie, politica, musica, film e moda. Jorn Barger conia il termine “weblog” sul suo sito web Robot Wisdom per descrivere l’elenco di collegamenti che “registrano” la sua esplorazione dei primi tempi di Internet.

2007

YouTube lancia il suo Programma Partner, offrendo ai creatori di video una quota delle entrate pubblicitarie.

2008

Tavi Gevinson, allora 11enne, dà vita a Style Rookie, mescolando recensioni di passerelle con riflessioni personali e foto di outfit. Fa parte di un’ondata di fashion blogger reclutate da grandi marchi con contanti e abbigliamento gratis.

2010-2013

Arrivano i soldi. I progressi tecnologici potenziano l’uso del telefono cellulare, consentendo ai creatori di registrare facilmente video e caricarli per un pubblico in rapida crescita di utenti di smartphone. I venture capitalist ne prendono atto, versando denaro nelle reti multicanale, che offrono ai creatori di YouTube servizi come lo sviluppo del pubblico e la monetizzazione in cambio di una riduzione dei loro guadagni.

2010

Apple introduce una fotocamera frontale sul suo iPhone 4, inaugurando l’era dei selfie.

2017

Il conglomerato tecnologico cinese ByteDance acquista Musical.ly, rilanciandolo un anno dopo come TikTok.

2020-2023

L’era di TikTok. Mentre la pandemia di coronavirus interrompe la vita pubblica in tutto il mondo, le persone si rivolgono ai loro telefoni per fare shopping e divertirsi. I download di TikTok e Twitch aumentano e le visualizzazioni salgono alle stelle per i creatori online di ogni genere.

2020

TikTok diventa una piattaforma social mainstream, accumulando 500 milioni di utenti in cinque mesi, secondo i dati di Sensor Tower. Secondo Statista, si unisce a Snapchat e Instagram come i social network più popolari tra gli adolescenti americani.

2021Decine di nuove app consentono ai creatori di monetizzare ogni aspetto della loro vita, ad esempio lasciare che i fan paganti decidano come vestirsi o trascorrere il proprio tempo.

2021

I seguaci di Trump che hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio guadagnano migliaia di dollari in donazioni trasmettendo in live streaming l’evento su piattaforme come DLive.

2021Alex Cooper, creatore del podcast sex-positive “Call Her Daddy”, avrebbe firmato un accordo esclusivo triennale da 60 milioni di dollari con Spotify, il più grande compenso da parte del servizio per un podcast guidato da donne.

2021

La Silicon Valley investe 1,3 miliardi di dollari in start-up dell’economia dei creatori come #paid, che aiuta a stabilire partnership con i marchi, la principale fonte di entrate dei creatori.

2022

Elon Musk compra Twitter. Mentre molti creatori lasciano la piattaforma, altri – per lo più influencer di alto profilo e di estrema destra – vengono pagati per pubblicare sull’app per la prima volta.

2022

Walmart lancia Walmart Creator, descritto come “un portale unico… in cui i creatori possono monetizzare i prodotti acquistabili dal rivenditore”. Amazon amplia anche il suo programma di influencer, poiché i creatori si appoggiano fortemente all’e-commerce.

2023

Forbes svela la sua seconda “Creator List” annuale, con lo YouTuber Jimmy Donaldson al primo posto. Donaldson, alias MrBeast, ha un guadagno di 82 milioni di dollari all’anno e un futuro posto nel consiglio di amministrazione di Forbes.